Home Storie Storie del parto

Incinta nonostante il varicocele di mio marito. Nonostante non mi sentissi pronta

di mammenellarete - 11.11.2015 - Scrivici

coppia.600
Fonte: Alamy.com
36 anni. Felicemente sposata da sei. Una vita perfetta e senza il pensiero della maternità. Non mi sentivo pronta. Un giorno mio marito scoprì di avere un varicocele al quarto stadio e fu operato quasi d'urgenza. L'intervento riuscì senza problemi, ma il medico ci disse che per almeno un anno era molto difficile che potesse riuscire a fecondare. Eppure, dopo qualche mese, mi accorsi di essere incinta! La gravidanza andò benissimo, senza nessun disturbo e, dopo un parto cesareo d'urgenza, nacque la nostra adorata bimba. Ora quando guardo mia figlia so che cosa sia l'amore vero. Questa mia storia è per tutte le donne che non si sentono pronte, per chi si scopre incinta e ha paura di non farcela.

36 anni, sposata da 6 anni, una perfetta vita divisa tra lavoro part-time, che mi lasciava molto tempo libero, viaggi e uscite con mio marito, i miei adorati gatti, tanti amici e una vita mondana.

 

Mai avuto istinto materno, mai pensato a diventare mamma. Avevo una vita che adoravo, sentivo che non mi mancava nulla, senza pensieri e preoccupazioni. Mio marito adorava i bambini. Lui aveva da sempre il desiderio di diventare padre, ma io rimandavo sempre e continuavo a prendere la pillola.

 

Finché un giorno mio marito, in seguito a dei disturbi, scoprì di avere un varicocele al quarto stadio e fu operato quasi d'urgenza. L'intervento riuscì senza problemi, ma il medico ci disse che per almeno un anno, vista la situazione molto delicata, era molto difficile che potesse riuscire a fecondare.

 

Ovviamente per me non cambiò nulla, l'importante era che mio marito stesse bene e che l'intervento fosse riuscito! Così decisi di interrompere la pillola e di "disintossicarmi" un poco dopo anni di contraccettivi.

 

Date le parole del medico, avemmo rapporti non protetti, tanto io ero sicura che non sarebbe successo nulla! Dopo 7 mesi, il mio ciclo sempre puntualissimo, ritardò di una settimana, ma non mi preoccupai. Ancora 10 giorni e nessun sintomo. Così decisi di fare le beta, per togliermi il pensiero.

 

Immaginate la mia faccia quando, ritirando le analisi, il medico mi disse: "Complimenti signora, è incintissima!" Trascorsi un giorno incredula, ripetendo a me stessa che non era possibile. Ero spaventata, credevo fosse una cosa più grande di me.

 

Mio marito non sapeva neanche del ritardo. Quando la sera gli feci vedere direttamente il foglio con i risultati delle analisi impazzì di gioia! Fu proprio la sua gioia a farmi piano piano passare la paura e prendere ogni cosa come veniva, senza ansie, senza aspettative.

 

La gravidanza andò benissimo, senza nessun disturbo e, dopo un parto cesareo d'urgenza, nacque la nostra adorata bimba.

Non sono stata una di quelle donne che hanno amato il loro figlio sin da quando hanno scoperto di essere incinta. Lo ammetto, la mia paura più grande era di non riuscire ad amarla come i bimbi devono essere amati.

 

Ora la principessa ha nove mesi, è una bimba sempre sorridente, felice e per nulla capricciosa. E io la adoro! Starei ore a guardarla, ora capisco cosa vuol dire amare davvero qualcuno. Questa mia storia è per tutte le donne che non si sentono pronte, per chi si scopre incinta e ha paura di non farcela.

 

Non mollate ragazze, la vera forza arriverà proprio con i vostri figli! E per chi continua a non volere figli, io vi capisco benissimo. Finché un figlio non lo si ha, non si potrà mai sapere quello che si prova.

 

di Mary

 

(storia arrivata alla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)

 

Mamme con data di scadenza: no alla fecondazione assistita oltre i 43 anni

 

La mia storia di Pma: la scelta del centro

 

Varicocele e ovaio micropolicistico, la storia del nostro amore realizzato

 

Hai anche tu una storia da raccontare? Scrivi a redazione@nostrofiglio.it oppure scrivila direttamente nella sezione Le vostre storie del forum di nostrofiglio.it

 

TI POTREBBE INTERESSARE