Nell’arco dei nove mesi, però, uno dei ruoli fondamentali per la gestante lo ricopre l’ostetrica che ha non solo il compito di assistere al travaglio ed al parto della donna, ma di aiutare la gestante a capire ogni tappa fondamentale ed ogni meccanismo della gravidanza.
In molte regioni d’Italia si sta sempre più diffondendo, fortunatamente, l’idea dell’assistenza continua dell’ostetrica alla gestante per facilitare i processi e prestare ancora più attenzione alla salute della donna in gravidanza.
Nei primi mesi di gravidanza, l’ostetrica può rendere meno difficoltosa la fase e cercare di porre rimedio alle complicazioni emotive e fisiche che la gestante subisce, cercando di spiegare, alla futura mamma, ciò che sta succedendo realmente al suo corpo e come e perché di evolveranno le situazioni.
Verso il secondo trimestre e il terzo trimestre di gravidanza cominciano i movimenti percepibili del bambino: l’ostetrica, in tal caso, potrà prestare attenzione a questa tappa fondamentale in modo da consolidare meglio il legame con mamma e bambino e per creare quella sintonia che sarà, poi, fondamentale per il travaglio ed il parto.
Chi ha ricevuto assistenza da un’ostetrica, soprattutto durante la gravidanza, affronta un parto ed un travaglio molto più rilassati, con riduzione di depressione post partum ed una maggiore serenità per bambino e mamma che arrivano senza stress al momento più bella della vita.
Questo accade perché l’ostetrica ha rappresentato la colonna di questi nove mesi, la persona esperta a cui affidarsi e a cui chiedere spiegazioni e che ha cercato di dare le giuste informazioni senza creare panico e stress nella donna che si è preparata psicologicamente al giorno della nascita del suo bambino.
Leggi l'intervista all'ostetrica Valeria Barchiesi.