Insomma... quella mattina era dalle 5 che mi rigiravo nel letto (premetto che non avevo nessun sintomo preparatorio al parto: le contrazioni non mi pare di averle sentite ed era già 2 settimane che avevo perso il tappo) con lo stimolo di andare a fare pipì ma non avevo nessuna voglia, stavo così bene al calduccio! Alle 8 non ce la facevo più: non era pipì però! Mi sono alzata e... UN LAGO! Mi sono detta che non c'era motivo di agitarmi, alle 9 comunque dovevo andare in ospedale e allora con calma mi sono fatta una doccia, ho chiuso la valigia e via con mio marito.
In ospedale mi ricoverano perché ormai il sacco è rotto ma zero contrazioni!
Passo la mattinata ad osservare la mia compagna di stanza (a lei avevano indotto il parto perché ormai era fuori termine da 10 giorni), era isterica.. Io no, non avevo paura. Milioni di donne hanno partorito, vuoi che io non sia capace?
E così pian piano passa la giornata. Alle 16 inizio a sentire dei dolori così mi rifanno il tracciato.. in stanza c'era un'altra isterica, urlava come non so cosa ma entrambi gli apparecchi segnavano gli stessi valori e io non capivo. È proprio vero: il dolore è molto soggettivo.
Mi rimandano in stanza perché il mio piccolo dorme.
Al corso preparto mi aveva colpito quando ci hanno raccontato che il corpo di una mamma mammifero è capace di bloccare il parto se c'è qualcosa che secondo lui non va. Sarà una coincidenza, una mia idea, non lo so ma ho "provato" anche io questa cosa: alla sera mi sono partite le contrazioni regolari, ma quando andavo nella stanza dei monitoraggi si bloccava tutto. Il mio corpo aveva deciso che era meglio stare nel letto con vicino mio marito. Così per 3 volte! Alla 4^ Gloria, l'ostetrica, mi visita bene. Ero a 3 cm ma il collo dell'utero non era ben messo quindi non potevano farmi l'epidurale, mi rimanda in stanza e mi dice di farmi una bella doccia calda.
E va bene.. non è che potevo far altro. ☺
Così per ben 40 minuti me ne sto lì.. poi sono tornata a far la visita e sorpresa... ERO A 6 CM! Addio epidurale allora! Visto che l'acqua calda mi ha stimolato tanto mi propongono di finire il travaglio in vasca per alleviare anche un po' il dolore. Ormai erano le 2 di notte, ma un pezzetto di collo non si staccava bene ed era meglio se non intervenivano manualmente, mi dissero. Così arrivano le 6... ero a 9 cm. Acqua calda un piffero! Il collo non si staccava, non so neanche se ho capito bene il problema.
Fatto sta che Gloria se ne va... era più cotta di me poverina. Arriva Federica e mi fa uscire dall'acqua. Oh quanto mi supportava. Mi danno un antibiotico per Alessio perché ormai sono 24 ore che ho rotto il sacco. Nel frattempo mi "rilasso" sulla palla... dovevo spingere, sentivo che mi sollevava solo spingere ma Federica diceva: "Trattieni! O ti farai solo più male. Ti dico io quando sei pronta". Alle 9 ancora niente. Allora mi fanno una puntura di non ho capito cosa per stimolare la staccatura di quel pezzettino di utero che non permetteva la completa dilatazione. Non capivo più niente: Alessio spingeva, io dovevo trattenere e non capivo quando dovevo spingere. Avevo contrazioni sia in alto che nella parte bassa della pancia, mi sentivi inadeguata al parto!
Alle 9.30 Federica allegramente mi dice: "Mezzoretta e questo torello esce, dai consideriamo anche il quarto d'ora accademico". Io ero stanca... 24 ore senza dormire per me sono peggio di tutti i mali!
Entra Nicoletta, una puericultrice. Oh quanta dolcezza in lei.
Mi massaggiava la pancia e mi diceva lei quando si induriva per poter spingere. E spingi, spingi, spingi... alle 9.58 è nato il mio vitellino di 3.820 kg per 51 cm! Quanta gioia.. anzi. Non si può descrivere cosa si prova quando prendi per la prima volta in braccio questi esserini!
Questa è la mia avventura, l'unica cosa che rimpiango e di non essere stata in grado di riconoscere da sola le contrazioni per spingere, ma di certo la voglia di dare un fratellino/sorellina ad Alessio non manca! Siamo donne, siamo nate per dare alla luce queste meraviglie.
Imparerò meglio la prossima volta! ❤
di Giulia
(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)
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