Voglio raccontarvi il mio parto.
Un parto SENZA epidurale.
La nostra piccola Mia è nata di
40 settimane+1 giorno ed è stata la nostra gioia più grande, il nostro regalo a pochi giorni dal nostro primo anniversario di matrimonio.
La DPP, data presunta del parto, era prevista per il 1 luglio, ma mi avevano fissato un controllo per il 4 luglio, essendo una gravidanza perfetta senza nessun segnale che il parto si stesse avvicinando... Ma, io ho iniziato ad avere le
prime contrazioni irregolari e leggere il 30 giugno, ogni tanto durante l'arco della giornata me ne veniva qualcuna (tipo i dolori del ciclo).
Al mattino trovo le mutande bagnate e sentendo l'ostetrica mi tranquillizza dicendomi che non c'è da preoccuparsi, perdite normali in gravidanza.
Il 1 luglio i dolori iniziano a farsi sentire più spesso ma ancora irregolari, dal pomeriggio inizio a monitorare le contrazioni e sono circa ogni 10 minuti; fino a sera continuo così, poi decido di farmi una doccia e valutare se andare o no in ospedale, ma dopo la doccia non sento più nulla.
Quindi alle 22.00 circa vado a letto (anche se mio marito sarebbe già partito verso l'ospedale).
Provo a riposarmi ma faccio fatica, si iniziano a sentire adesso..., fino a quando all'1.30 del 2 luglio sento un piccolo palloncino scoppiare nella pancia, e capisco subito che si sono rotte le acque a letto!!!!
Sveglio mio marito (lanciandogli i cuscini, dato che io mi ero messa in ginocchio sulla pedana per non bagnare il letto) e iniziamo a prepararci, io super tranquilla, i dolori si erano fermati e mi sentivo bene e emozionata, mio marito super agitato.
Prima di partire ho anche sistemato casa e rifatto il letto ahahah.
Arriviamo in ospedale e dopo visita e tracciato, mi dicono che sono appena di 2 cm e che mi avrebbero ricoverata essendo positiva allo
streptococco per iniziare la flebo di antibiotico.
La notte è stata lunga e non ho chiuso occhio, le contrazioni erano tornate e poi ero in camera con due donne in travaglio più avanti di me... Mio marito l'ho lasciato andare a casa, intanto mi aveva detto l'ostetrica che era presto.
Mi ha fatto un po' compagnia Alessandra, una ragazza conosciuta al
corso preparto, quando ero all'8 mese. Alessandra aveva partorito
Marco il giorno prima di me, ragazza d'oro che durante i giorni di ricovero c'è sempre stata e ci siamo fatte compagnia a vicenda
Al mattino chiedo all'infermiera quando mi visitano perché i dolori si fanno sentire adesso... Alle 9.30 mi rifanno il tracciato (nel mentre io vomito i due biscotti della colazione) e mi dicono che la situazione si è cambiata di poco, decidono quindi di indurmi il parto con la siringa di gel e mi riportano in camera in attesa che arrivi il momento buono.
Poco dopo, nella mia camera, iniziano ad arrivare delle belle contrazioni e chiamo mio marito... L'ostetrica mi propone di fare una doccia, doccia interminabilmente infinita, considerando che le contrazioni non si fermavano. Mi riportano in sala parto alle 13.30 e di nuovo tracciato, ora sono di 4 cm...
So che la domanda "quanto ci vuole a partorire??" è stata fuori luogo...ma io giuro che l'ho chiesto davvero all'ostetrica
Il dolore non si spiega e credo sia soggettivo da persona a persona, a me prendeva molto la parte bassa della schiena, ed ero stanca, non avevo dormito e mangiato, mi sentivo stanca, quindi chiedo l'epidurale (cosa che non avrei voluto fare).
Arriva l'anestesista e mi fa firmare per poi dirmi che torna dopo aver gestito un'urgenza che gli era appena arrivata....
L'ho quasi maledetto in quel momento, ma adesso mi dico meno male...!!!!
E' ritornato a distanza di un paio di ore ma non ho più voluto fare l'epidurale perché l'ostetrica mi ha detto che ero a 9/10 cm e mancava poco, ce l'avrei fatta senza e soprattutto, l'epidurale non avrebbe tolto il male che sentivo alla schiena. (Meno male che non l'ho fatta allora!!).
Alle 17.26 finalmente è nata la mia vita, la nostra piccola Mia di 3.150 kg, l'amore più grande che si possa provare, una gioia che ti fa scoppiare il cuore all'improvviso.
Oggi vorrei tanto rincontrare l'ostetrica che l'ha fatta nascere, si chiamava Alba, per ringraziarla tanto, ancora una volta.
Di mamma Serena