La prima gravidanza fu un sogno. Vissi un'emozione bellissima. Furono nove mesi, tra nausee e mal di schiena, volati come niente. Eccoci che finalmente arrivammo al termine il 26 agosto: la mia voglia di vedere la mia pupa si faceva sempre più forte.
Il 27 iniziai i tracciati in ospedale e per fortuna era tutto okay. C'era qualche contrazione, ma niente di eclatante e così continuai questo via vai fino al 5 settembre, giorno cui il mio ginecologo decise di ricoverarmi. Iniziò così la mia storia, che per fortuna poi si concluse nel migliore dei modi.
Dalle 8 di mattina mi diedero una stanza e mi tennero lì fino alle 12, una stanza che sembrava uno sgabuzzino e con una donna che aveva la febbre e stava male che non c'entrava niente con il mio stato di salute.
Già da quel momento io cominciai ad essere molto triste e avevo paura che questa donna potesse trasmettermi la febbre e con un parto imminente direi che non era l'ideale, così chiamai il mio ginecologo per trovare una soluzione. Non c'era un altro letto disponibile, quindi mi rassegnai e andai a fare il mio solito tracciato ritorno in stanza.
Questa donna non mi voleva più far entrare in stanza perché stava male e responsabilità non ne voleva. Insomma aspettai un'ora nel corridoio e avevo un nervosismo incredibile. La mia gioia di mettere alla luce la mia piccola era divenuta un incubo. Dopo un'ora parlai con l'ostetrica e decisero di mandarmi a casa e di farmi ritornare il giorno dopo, così feci nuovamente le valigie e andai a casa.
Il 5 mattina mi ripresentai e mi diedero subito un letto: finalmente una stanza decente! E subito mi mandarono a fare l'ennesimo tracciato. Quella mattina mi dimenticarono attaccata per ben un'ora e, come ben sapete, una donna incinta fa sempre pipì.
.. in pratica la vescica mi stava per scoppiare, fin quando mio marito non si mise a gridare con un'infermiera.
Fin qui tutto più o meno okay, nel pomeriggio mi visitò il primario e mi fece una manovra che mi procurò un male pazzesco. Ritornai in stanza e da quel momento in poi cominciai ad avere le solite perdite, ma più abbondanti. Tutti dicevano che era normale.
Arrivò la sera e io avevo perdite di sangue, mi visitarono e dicevano sempre che era tutto nella norma. Nella notte ebbi un forte mal di stomaco e l'ostetrica mi fece una puntura di Buscopan. Mi fecero bere il Malox un'altra ora dopo. Avevo notato, tra l'altro, che il tracciato non andava bene, ma nonostante tutto mi fecero andare a letto.
Dopo una notte insonne alle sette mi fecero l'ennesimo tracciato e notai di nuovo che il battito era strano. Giunse l'ostetrica e scappò subito via. Poco dopo giunse il primario che iniziò ad urlare che mia figlia era senza battito. Mi sentivo come in un film: tutti intorno a me in camice e con flebo e ossigeno. Cercai di mantenere la calma per la piccola e per me e pensai a mio marito e alla sua reazione. Insomma i medici mi portarono per tutto il reparto in barella. Io urlai a mia suocera che mi aspettava in stanza di chiamare mio marito.
In sala operatoria e trovai un anestesista bravissimo che mi tenne la mano tutto il tempo poiché avevo tanta paura. Alla fine alle 8 e 27 nacque la mia piccola, che piangeva tantissimo. Mentre mi facevano il cesareo, i medici avevano tagliato un po' la testolina alla mia piccola, che ricevette due punti. Rendetevi conto! E meno male che non avevo l'anestesia totale perché così mi resi conto che mi stavano addirittura pulendo l'utero.
Alla fine venne fuori che si era rotta la sacca e mia figlia era fuori la sacca, aveva fatto anche la cacca e aveva mangiato la sua cacca e il mio utero era sporco... tutto questo dopo la famosa manovra! QUESTA È LA SANITÀ ITALIANA.
Per fortuna poi andai in stanza e io e la mia piccola stavamo bene. Ora ha un mese e 24 giorni ed è un amore di bambina, ma questa esperienza non la dimenticherò mai. Vorrei dirvi di stare attente ai tracciati e di dare un'occhiata voi stesse sempre. Vi consiglio anche, quando vi fanno le famose manovre, di controllare le vostre perdite e se vedete qualcosa di strano, di insistere. Un bacio a tutte.
di Antonella
(messaggio arrivato alla pagina Facebook)
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