Mi tranquillizza dicendo che, una volta tagliato il cordone, non succede nulla. Mi rimandano a casa. Una notte verso le 2 inizio ad avere dolori fortissimi al petto e alla schiena. Avendo mangiato un po' pesante, penso di non aver digerito o che sia acidità. Il Malox non mi aiuta. Prendo il Buscopan: niente!
Ho dolori sempre più forti e continui. Alle 6 sveglio mio marito e lo obbligo a portarmi al pronto soccorso. "Magari mi fanno una flebo e stop!" - penso, immaginando una gastrite! Usciamo di casa solo con la cartelletta. Intanto vomito liquidi, non avendo mangiato nulla.
Al pronto soccorso mi misurano la pressione ed è 170/110, a casa era più bassa. Mi tengono lì ad aspettare gli esiti degli esami e intanto fanno una eco: fortunatamente la bimba sta bene. Io ho sempre dolori molto forti. Alla fine mi ricoverano, perché la pressione è alta e la gestosi avanza. Decidono perciò che in settimana avrò Camilla!
Sono a 34+5 e sono preoccupata. Verso mezzogiorno mi sento male di nuovo e lì mi dicono di non mangiare né di bere niente! Mando a casa mio marito a pranzare. Dopo un po' di tempo mi chiama dicendo che sta mangiando, e proprio in quel momento arriva l'infermiera a dirmi che entro sera mi faranno il tc, perché la bambina "sta meglio fuori che dentro", con me in quelle condizioni.
Io scoppio a piangere, richiamo mio marito, che torna con la borsa per la bimba e per me. Alle 18.53 nasce Camilla con un peso di 1 kg e 580, per 39 cm. Non me la fanno vedere, la portano subito in terapia intensiva! In seguito non la vedo per tre giorni e sto malissimo.
E' stata ricoverata un mese esatto, poi l'hanno dimessa. Ora ha quasi due anni ed è il ritratto della salute, ma quello dopo la sua nascita è stato il mese più brutto della nostra vita.
Ogni volta che aprivo la porta della Tin, avevo il terrore di ricevere brutte notizie. Invece lei è stata una guerriera fin da subito.
Loro, i bimbi prematuri, sono guerrieri! Hanno una forza e una voglia di vivere superiore alla norma! Mai dimenticherò i brutti momenti che abbiamo passato e ogni giorno ci penso, ma poi la guardo e mi ripeto che è tutto passato! Grazie a Dio!
di mamma Sabry
(storia arrivata sulla pagina facebook di Nostrofiglio.it)
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