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Dopo una gestosi fulminante, ho rivisto la luce grazie a mia figlia

di mammenellarete - 18.08.2014 - Scrivici

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Ciao a tutte, mi chiamo Paola e sono la mamma di Valeria, una bambina bellissima di quasi 10 mesi. Prima di avere lei, ho dovuto affrontare dei momenti davvero difficili. Infatti ero già rimasta incinta una prima volta nel 2010 ma fui vittima di una gestosi fulminante

Nell'ottobre del 2010 rimasi incinta: era un "fuori programma", anche perché il mio allora fidanzato (e attuale marito) vivevamo ancora ognuno a casa propria. Con gioia però accogliemmo la notizia che saremmo diventati genitori.

 

Portai avanti la gravidanza senza problemi, aspettavo una bimba. In quel periodo anche mia sorella era in dolce attesa e avremmo partorito a un mese di distanza l'una dall'altra. Un motivo in più per essere ancora più felici.

 

Arrivò il mese di giugno del 2011, ero arrivata quasi alla fine: 34 settimane. Da due giorni non sentivo la mia bimba e così andai a fare un monitoraggio in ospedale. Mi appoggiarono un microfono sulla pancia per sentire il battito. Era tutto a posto. Anzi, il battito era così veloce che mio marito mi disse di averlo sentito dal corridoio del reparto di ginecologia.

 

Tornammo a casa tranquilli per riprendere la nostra vita di neo sposini. Il giorno dopo sarebbero venuti a montarci la cucina. Mi alzai e sentii che non sarebbe stato un buon giorno ma mai mi sarei aspettata quello che poi è successo: avevo soltanto dolori simili a quelli del ciclo. Pensai che forse erano le prime contrazioni.

 

E invece, subito dopo pranzo avvenne la tragedia. Sentii dentro di me una scossa fortissima e subito dopo avvertii quattro colpi della bimba. Chiusi gli occhi, li riaprii ma non riuscivo a vedere nulla. Tutto era deformato.

 

Riuscii a chiamare mio padre e di corsa lui mi portò in ospedale. Lì mi comunicarono che il battito non c'era più! Dolore allo stato puro.

 

Ma non era finita lì. Ebbi cinque ore di travaglio senza risultati, finché il primario disse: "Ragazzi, c'è da fare il cesareo. Preghiamo anche per la mamma, perché non so come andrà!"

 

Io ero terrorizzata. Anche oggi non riesco a descrivere davvero quello che ho provato. Dopo l'operazione, i medici mi dissero che avevo avuto una gestosi fulminante. Io mi ripresi, ma la mia bimba morì.

 

Non riuscivo a uscire dal dolore. Vissi due anni d'inferno. Mi feci seguire da una psicologa. Feci visite, analisi, accertamenti. Volevo capire che cosa fosse successo e se poteva ricapitare ancora.

 

Finalmente rividi la fine del tunnel. Ad aprile del 2013 rimasi incinta di nuovo. Non fu facile. Vissi la seconda gravidanza tra paure, ansie e attacchi di panico.

 

Ma ce l'ho fatta. A 37 settimane e 3 giorni è nata la nostra piccola Valeria, che adesso ha quasi 10 mesi ed è la nostra ragione di vita.

 

Voglio pensare che il nostro angelo Francesca Romana, la nostra piccola bimba volata in cielo ancor prima di nascere, vegli su di noi tutti i giorni.

 

di mamma Paola

 

(storia arrivata per email a redazione@nostrofiglio.it)

 

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