Mi sposai il 14 ottobre 2011. Ero davvero molto felice.
Subito io e mio marito provammo ad avere un bimbo. Così, dopo sette mesi di tentativi, nel mese di aprile 2012 rimasi incinta.
Fu una gravidanza pesante: i primi tre mesi ebbi piccole minacce di aborto e al quarto mese mi dissero che avevo il "diabete gravido".
Al sesto mese iniziai a gonfiarmi. Andai subito dal mio ginecologo, che mi consigliò di ricoverarmi il mattino seguente.
Non c'era più tempo da perdere: dovevo restare sotto controllo fino al giorno del parto, previsto per il mese di gennaio 2013.
Mi ricoverarono il 12 dicembre 2012, poi dopo una settimana di ricovero, mi dissero che avevo la pressione altissima. Ero entrata in gestosi: i medici dovevano portarmi in sala parto, ma prima di andare pensarono che sarebbe stato meglio farmi abbassare un pochino la pressione che ormai era salita alle stelle.
La mattina seguente venne il medico a dirmi che ormai non c'era più tempo da perdere e che avrei dovuto partorire subito il giorno stesso.
Stavo rischiando troppo: da lì a poco avrei potuto avere un "distacco di placenta". Ricordo ancora le parole fredde e sincere del dottore: "Se non entriamo in sala parto adesso, rischiate di morire. Tu e il tuo bambino".
Quante lacrime piansi! Se solo lo ricordo mi sento male. Ma poi tutto andò bene, per foruna. Così il 20 dicembre del 2012 diventai mamma del mio bellissimo ometto che però, nascendo di 34 settimane, dovette restare in incubatrice per una settimana.
Così tornammo a casa tutti e tre insieme il 31 dicembre 2012. Tutti insieme come una vera famiglia.
di Titty

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