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Cordone ombelicale sottile: mia figlia Anastasia è un miracolo

di mammenellarete - 27.02.2014 - Scrivici

neonato1.600
La mia principessa si chiama Anastasia ha 28 mesi (28 mesi di puro terremoto)...la mia storia? Uffff che storia... fatta di forza... quella forza che abbiamo solo noi donne, quella forza che poi trasmetti ai tuoi figli! La mia storia inizia quando avevo 9 anni e stetti per subire un abuso, ma riuscii a fermare quell'orco. Come feci ancora non so ma ci riuscii! Poi gli anni passarono, la mia gioia di vivere era sempre più forte a dispetto di coloro che mi facevano sentire una nullità perché la cosa peggiore non è stato il tentato abuso, ma il fatto che i bambini della mia età si dimostravano così restii nei miei confronti,

dicendomi ALBANESE DI ***** e molto altro (ah sono albanese) perché è proprio vero, i bambini a volte sono molto più cattivi di noi adulti!

Ma poi sono cresciuta e ho conosciuto un uomo eccezionale, ma l'unico a non accorgersene era proprio lui che usciva da una storia di molti anni ed era ancora legato a lei.

Ma lo sapevo... anzi ne ero certa fin dall'inizio che era lui, era l'UOMO della mia vita...tra pochi alti e molti bassi non volli rinunciare al nostro amore e con la speranza che lui si accorgesse di NOI dopo un anno e mezzo di passione lo lasciai senza dargli nessuna spiegazione pregando dio che riuscisse così a capire davvero cosa voleva (sono sempre stata convinta che se davvero ami qualcuno lo devi lasciare libero...libero di scegliere...libero di amare...LIBERO)!

E dopo tre mesi che non ci vedevamo decidemmo di provarci, andammo via per una settimana per passare il capodanno insieme lontano da tutti, solo io e lui, ma nel frattempo la voglia di vendetta aveva preso il sopravvento in me e i primi giorni furono un inferno solo che ora era lui che non voleva lasciar andare questo NO.

Finché una sera mi disse solo:"PERCHE' SEI COSI' SFUGGENTE?" Me lo disse con il cuore in mano, come se ormai non avesse altro da perdere come se ormai non ci fosse altro da dire! Lì mi sciolsi... una notte d'amore, la passione ritrovata... quel NOI era tornato finalmente!

A fine gennaio mi si ripresentò la cistite alle vie urinarie, solo che stavolta era molto più dolorosa delle altre quindi decisi di andare dal medico che mi diede un antibiotico, ma non mi avvertì che, dato che prendevo la pillola potevo avere qualche effetto collaterale! Prendevo l'antibiotico e anche la pillola e quando finì l'antibiotico ebbi il ciclo.

.. e pensai...MAH CHE STRANO MI MANCANO ANCORA DUE SETTIMANE DI PILLOLA!

Non mi allarmai finché a fine febbraio aspettavo ancora il ciclo ma... niente... anzi la mia migliore amica si accorse un giorno che le sembravo strana e dopo che stavo guardando attentamente un albero esordii dicendole: "MA A TE NON SEMBRA COME L'ALBERO DELLA MELA COTOGNA?!" mi guardò e mi fissò e poi mi disse "TU SEI INCINTA" e io "MA NNNNOOOO, PRENDO LA PILLOLA!"

Ormai il dubbio era diventato un tutt'uno con me, quindi inizia a preparare il mio fidanzato, ma lui non sembrava né spaventato e nemmeno deluso anzi quasi compiaciuto da questa notizia...

Stavamo insieme da due anni esatti, io ero ancora all'università e dovevo dare solo 3 esami per avere la triennale e lui un trentenne con un lavoro sicuro... abbiamo sette anni di differenza quindi prendendo tutto questo in considerazione feci il test certa che tutto ciò che mi stava succedendo era dovuto allo stress dei mesi precedenti e dagli esami universitari. Ma il mio test diceva altro... POSITIVO!

Lo dissi ai miei che la presero con entusiasmo e un pochino spaventati dall'idea... nonostante avessi 23 anni per mio padre ero sempre la sua bambina (e ora lo capisco benissimo)!

Ma i miei suoceri non erano della stessa idea... ne dissero di ogni... parole offensive nei miei confronti e della mia famiglia, ma NOI siamo sempre stati uniti e nulla ci avrebbe fermati nemmeno la loro reazione. Continuammo per la nostra strada. Iniziammo a cercare un appartamento tutto nostro e quando finalmente lo trovammo ecco che iniziai ad avvertire le contrazioni... ma ero solo al quarto mese. Mi allarmavo per ogni cosa, ma sembrava che lei stesse bene quindi decisi che dovevo solo darmi una calmata.

Passarono le giornate e le settimane.

Nel frattempo ci sposammo... che emozione noi tre davanti al sindaco a scambiarci le fedi!

Sempre con tante contrazioni e al settimo mese altra doccia fredda... l'ecografista mi dice che la mia bambina aveva una ritardo nella crescita. Pensai di tutto e appena andai a casa scoppiai a piangere, ma decisi che non mi sarei arresa. Mi informai e in realtà non era nulla di allarmante, ma dovevo comunque rimanere controllata quindi ogni due settimane dovevo fare delle ecografie di controllo. Tutto bene finché non arrivai alla 39esima settimana e il dottore mi disse che sarebbe stato meglio se mi fossi recata nell'ospedale dove volevo partorire perché la bambina non cresceva!

Carte alla mano vado in ospedale e dopo tutti gli esami e controlli di routine decidono di ricoverarmi: l'indomani avrei dovuto partorire. Attendo il giorno successivo con immensa impazienza!

Finalmente arriva il fatidico giorno in cui avrei conosciuto la mia principessa...

Mi fanno l'indotto e il tutto inizia alle 19.30. Ma alle 20.15 ancora nessun dolore, niente di niente!

Le infermiere vanno da mio marito e gli dicono che il travaglio poteva anche non partire quindi alle 21 doveva andare via maaaa... alle 20.30 circa parto con i dolori. Alle 20.45 arriva l'infermiera, mi visita e dice che avevo perso il tappo, che ero di 2/3 cm ma prima di portarmi in sala parto dovevo aspettare perché c'era il cambio turno ed era meglio se mi facevo seguire da una sola ostetrica. Ero pienamente d'accordo con lei quindi aspetto e alle 21.30 arriva un'altra infermiera che mi porta in sala parto alle 22.30 circa entra il ginecologo. Mi visita e dice che ero già di 6/7 cm, ma appena esce dico alla mia ostetrica che sentivo già le spinte. Lei, dolce più che mai, mi dice che dovevo aspettare altrimenti mi sarei lacerata tutta, ma era più forte di me dovevo spingere.

Allora mi visita e mi dice che ero pronta, che dovevo spingere.

Alle 23.37 la mia dolce principessa è nata... 2,070 kg di dolcezza...

L'ho guardata attentamente e chiedo all'ostetrica se stesse bene perché era tutta pelle e ossa. Mi guarda e sorride poi mi dice: "VEDRAI QUANTO AMORE USCIRA' DA QUESTA PULCE. SARA' ANCHE PELLE E OSSA COME DICI TU MA E' FORTE COME UNA ROCCIA. E ORA TI DICO ANCHE IL PERCHE' (mi tira fuori il sacco e la placenta). AVEVA UN CORDONE SOTTILISSIMO, MA LA SUA FORTUNA E' STATO QUESTO SACCO RESISTENTISSIMO (e me lo dimostra prendendo il sacco e facendomi vedere quanto era resistente)"...

Poi si siede e inizia a parlarmi mentre mi mette i punti (3 in totale). Così non penso a lei che mi ricuce. Le chiedo se possiamo donare il cordone e prima di lasciare la sala parto mi dice: "MA AMORE, L'UNICA COSA CHE PUOI DONARE E' IL SACCO... NEMMENO SO COME ABBIA FATTO LA TUA BIMBA A NUTRIRSI DA QUEL CORDONE...I MIRACOLI ESISTONO E LA TUA BAMBINA NE E' LA PROVA. HA UN ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA E UNA FORZA DAVVERO AMMIREVOLE!"

Grazie a quelle parole ho ritrovato anche io la mia forza...l'ho ritrovata grazie a mia figlia... a mio marito e a quell'amore di ostetrica che non ha smesso un secondo di chiamarmi amore (come farebbe una madre con la propria figlia) e ora che sono incinta di nuovo spero di rivederla quando darò alla luce la mia Rachele!

di mamma Orkida

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