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Che tipo di parto scegliere: le differenze spiegate dall’ostetrica Valeria Barchiesi

di mammenellarete - 11.04.2011 - Scrivici

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Il parto è il punto culminante della gravidanza e sono molte le maniere in cui una donna può scegliere di partorire, oggi, nella seconda parte dell'intervista a Valeria Barchiesi, scopriamo insieme cosa significa scegliere un parto naturale piuttosto che un parto con epidurale, e come una donna vada seguita nei differenti casi.

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Mamme nella rete - L'epidurale è contemplata anche nel parto naturale?

Valeria Barchiesi - L'epidurale è oggigiorno una scelta disponibile per le mamme. Il ruolo dell'osterica è di rispettarne e sostenerne la libertà di scelta. È importante una scelta consapevole ed informata, un'informazione chiara e completa che comprenda tutti gli aspetti della sicurezza e i significati, anche a lungo termine, per la salute della mamma, per il suo vissuto di donna e di madre, per un esito facile e sicuro del parto, per l'assenza di complicazioni e della necessità di interventi successivi, per la salute del bambino, per le fondamentali e delicate funzioni dell'imprinting, del bonding (il primo legame) e dell'allattamento. Il parto in epidurale è medicalizzato, altamente medicalizzato. Va affrontato solo in ambiente medico, con competenze mediche altamente specializzate, con l'uso di tecniche invasive e farmaci, con l'ausilio di tecnologie di supporto e la disponibilità di interventi appropriati, se necessari. Il successo del parto in epidurale è frutto, in buona parte, della professionalità degli operatori. Nel parto naturale, è la mamma che mette in gioco la propria competenza. Nel parto in anestesia la mamma spesso è soddisfatta e felice ed è quindi ovviamente molto grata agli operatori che le hanno regalato quel'esperienza che l'hanno salvata dal suo dolore. Quando è la mamma a partorire veramente con le proprie competenze gli operatori diventano piccoli piccoli e la mamma si rende conto, soprattutto se è la prima volta, che è stata lei e solo lei ad essere professionale.

Comunque la mamma dovrebbe sentirsi sempre sostenuta, qualunque scelta compia, senza mai giudizio di valore. L'importante è "sai quel che bevi". Il parto in epidurale non è lo stesso parto, senza il dolore. E' un altro parto. E' un altro viaggio. O si va al mare o si va in montagna, non è la stessa eseprienza. Per capirne nel dettaglio le ragioni occorrerebbe spiegare la fisiologia e la psiconeuroendocrinologia. Per chi volesse approfondire, ci sono tanti autori che si sono espressi sul tema, come Michel Odent o Verena Schmid. Per un discorso pratico su parto naturale e parto in epidurale, vi consiglio la lettura di "Partorire senza paura" di Elisabetta Malvagna.

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MNR - Come accompagnate la mamma nel percorso della nascita?

Valeria Barchiesi - Di nuovo la sicurezza: creare un ambiente efficace, un luogo ed un tempo di protezione e di accoglienza, in cui i genitori possono trovare ed elaborare risposte ai propri bisogni. È lo stesso ambiente di cui ha bisogno il bambino quando viene al mondo, ed è lo stesso ambiente di cui ha bisogno la mamma durante la gravidanza...perché, abbiamo detto e ribadito, che non è l’ostetrica che fa nascere il bambino, che il bambino e la mamma sono competenti e necessitano solo della sicurezza dell’ambiente. Il Nido, l’abbraccio che accoglie: uno spazio, un luogo, un ambiente relazionale, un ambiente fisico in cui le mamme, i bambini e i papà (che sono i miei preferiti) possano esprimere se stessi e le proprie specifiche competenze.

MNR - Quali spazi e iniziative offre L’Associazione Il Nido? Valeria Barchiesi - Il Nido è un’Associazione che esiste ufficilamente a Roma dal ’97 ma è l’ultima generazione di quella evoluzione di iniziative che hanno origine nel ’76 – ’78. È un luogo che si propone di offrire accoglienza, calore e strumenti pratici per poter diventare più serenamente e consapevolmente mamme e papà, valorizzando la propria competenza genitoriale, che deve essere fonte di soddisfazione e felicità.

Forse l’attività in assoluto più bella è lo Spazio Mamma. E’ l’attività gratuita principale. E’ uno spazio aperto, di scambio, in cui si incontrano le mamme in attesa, o dopo il parto, o con bambini piccoli. Talvolta gli incontri sono a tema, talvolta con esperti, ma spesso gli argomenti nascono dal gruppo. Io consiglio sempre alle mamme in attesa di andarci, per rubare con gli occhi. Perché ci si prepara e si impara più che nel corso di preparazione al parto. Per poter partecipare alle attività del Nido bisogna essere soci dell’Associazione. Lo spazio mamma si tiene tutti i mercoledì dalle 11 alle 13 ed è aperto a chiunque sia interessato a partecipare, per saperne di piú.

Il sito dell’associazione Il Nido http://www.associazioneilnido.it/ Per info e foto: press@mammenellarete.it www.mammenellarete.itFacebookTwitter

Leggi anche la prima parte dell'intervista.

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