Vi racconterò la mia storia che incomincia quando ero ancora nella pancia: quando mia madre era di otto mesi cadde dalla scala perdendo molto sangue e tutti pensarono che sarei morta. Invece la gravidanza continuò. Passa una settimana, era il 1943, e iniziano i bombardamenti e mia mamma con tutti i figli scappò in campagna. Poi nacqui io.
Da grande non riuscivo a trovare un fidanzato. Nessun uomo mi faceva battere il cuore. Purtroppo nel frattempo mio padre morì. Io la presi malissimo, era la persona che amavo di più.
Così mio cognato e mia nipotina, che vivevano in Svizzera, mi vennero a prendere perché non stavo bene. Arrivata in Svizzera incontro un parente di mio cognato ed è colpo di fulmine. L'anno dopo ci siamo sposati, un matrimonio d'amore che continua da 52 anni.
Ma la vita mi riservava altre sorprese: la nascita della mia bambina che oggi avrebbe 51 anni. Purtroppo una bella bambina che aveva dei grossi problemi di salute ed era malata di cuore. I medici ci dissero che era uno sbaglio della natura e che noi avremmo potuto avere altri figli perché non era una malattia genetica.
Così poi ho avuto un altro bambino nato sano, ma una parente di mio marito mi disse : "tu di sicuro farai solo bambini malati" e vi potete immaginare come mi sentii. Poi parlando con il dottore mi tranquillizzò.
E infatti il bambino era sanissimo il che è stato la mia salvezza quando la bambina è morta
Passano gli anni e aspettavo un altro bambino e sempre mi incoraggiava il mio ginecologo di non avere paura. Era il primo anno che facevano in modo sperimentale l'amniocentesi, all'epoca era un piccolo intervento, non come adesso.
Dall'esame risultò che aspettavo una bambina e che era sana.
Ormai avevo un maschio e una femmina: ero a posto.
Passa il tempo e i miei figli sono ormai grandi. Una notte ho dolori fortissimi corro al pronto soccorso e mi chiedono se fossi incinta. Dico di no: avevo tutti i mesi le mestruazioni, chiamano l'ostetrica: era un aborto di tre mesi ed era un maschietto.
Ci volle un po' per riprendermi. Mai avrei immaginato di essere incinta. Così decisi di mettere la spirale. Finché un giorno sto malissimo, vado al pronto soccorso, mi levano la spirale ed ero incinta ma anche questa volta si trattava di un aborto.
Così decisi di chiedere la sterilizzazione durante il raschiamento. L' indomani ero pronta per l'intervento ma il dottore mi dice "signora Bosco non c'e bisogno del raschiamento è tutto pulito! Se vuole può andare a casa".
Dopo un anno ho un nodulo alla tiroide mi operarono e va tutto bene. Però tutti i giorni dovevo prendere una pastiglia perché non avevo più la tiroide, inoltre prendevo anche la pillola anticoncezionale. All'epoca avevo 42 anni.
Quando vado dal ginecologo a fare un controllo e il paptest, che faccio tutti gli anni, scoprono che ero incinta di tre mesi.
Non ci potevo credere. Il mio ginecologo per ridere ha detto a mio marito: "sua moglie è pericolosa! hahaha".
Insomma alla fine ho avuto una bambina alla faccia di quello che mi aveva detto che facevo i bambini malati, sono nati tutti sani. Adesso ho un figlio ingegnere, una figlia laureata in lingue e la piccola di casa è piscologa e lavora in ospedale per malti terminali.
Con tutto quello che mi è capitato penso che ci sia un disegno del destino e se avessi ascoltato quelle parole cattive ora non avrei i miei adorati figli e quattro nipoti.
Dimenticavo: in ospedale mi chiamavano "la signora che fa i bambini subito", infatti, ho sempre partorito velocemente e l'ultima addirittura in 13 minuti!
E ultima cosa: infine ho fatto la sterilizzazione.
Vi ringrazio per aver ascoltato la mia vita: un'avventura nel male e nel bene, come è la vita.
Storia di Enza Bosco, editata dalla redazione