La sfida, in buona sostanza, non va accolta. Al contrario, bisogna aiutare il bambino ad esprimere con le parole la rabbia momentanea, piuttosto che soffocare la cosa ed esasperarla fino all'azione.
Questo può avvenire anche subito dopo il momento di sfida, in cui non c'è molta disponibilità da parte del piccolo ad accettare il dialogo.
La psicologa conclude dicendo che per il bambino sapere che riceverà dei no è importante per la crescita; in più questo lo aiuta a sentirsi al centro dell'interesse educativo dei genitori. Ma ascoltiamo direttamente dall'esperta...