Un percorso lungo e doloroso ma a lieto fine
La mia storia ha inizio nel 1996, quando ho perso il mio primo bambino. Il 31/10/96 ho affrontato il primo raschiamento e da quel momento è iniziato tutto, anche se all'epoca non ne ero consapevole, poiché i medici mi avevano detto che poteva succedere. Successivamente, il 26/03/1998, ho perso la mia bambina alla 24ª settimana di gravidanza. Si chiamava Flavia e purtroppo è vissuta solo un'ora. A distanza di quasi 26 anni, ancora ne soffro profondamente.
Il 09/11/1998 ho subito un altro raschiamento, convinta di essere incinta di 12 settimane, ma la gravidanza si era fermata a circa 6 settimane. Ho scoperto la verità solo durante la prima ecografia, e l'ecografista, insensibile alla mia situazione e ai precedenti aborti, mi ha comunicato la notizia come se nulla fosse. Ho dovuto affrontare un secondo raschiamento, e in quel momento non ero più me stessa. Il mio compagno lavorava fuori città, quindi mi sono chiusa in casa per alcuni giorni prima di recarmi in ospedale.
Dopo tante delusioni, finalmente la scoperta
All'ospedale, ho subito un'altra delusione quando mi dissero che perdevo i bambini a causa del mio peso. Ho parlato con il mio medico e ho deciso di cambiare ospedale, poiché il primo non sembrava comprendere la mia situazione. In questo secondo ospedale, io e il mio compagno abbiamo affrontato numerosi esami, rivelando infine che il sangue alla placenta non arrivava correttamente. Nel 2000, dopo nove mesi tra il letto di casa e quello dell'ospedale, è nato il mio primo bambino, e 17 mesi dopo, nel 2001, è nato il fratello.
Nonostante le difficoltà, con lunghe degenze e punture sulla pancia, poiché ero tutta livida, ne è valsa la pena. Nel 2007 è arrivata anche la sorella. Ma il percorso per averli è stato doloroso, e ancora oggi soffro ogni giorno. Ho imparato che non bisogna mai arrendersi e bisogna trovare la forza, anche se in un momento buio ho tentato di porre fine alla mia vita.
Fortunatamente, la presenza di una persona cara mi ha aiutata a superare quel momento. Dobbiamo ricordare che siamo madri e possiamo farcela da un momento all'altro, ed è per questo che è importante cercare sempre aiuto.
Questa storia ci è stata raccontata da mamma Francesca
