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Un figlio a 37 anni: la mia scelta

di Lisa Sorrentino - 18.10.2013 - Scrivici

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Fino a qualche decennio fa l'età media per la maternità era sui 25 anni. Ma se ci spingiamo qualche anno indietro questa scende addirittura. Spesso viene posta la domanda: "Ma qual è l'età giusta per avere un figlio?" Quando si è "giovani" e intendo al di sotto dei 30 anni, il fisico è nel pieno della maturità, quindi al massimo delle sue potenzialità. Tutto è in perfetto equilibrio, e a meno che non si soffra di particolari patologie, anche il concepimento è facilitato da ritmi ormonali regolari. Anche la capacità, fisica, materiale di portare a temine una gravidanza è maggiore,

come anche la forza fisica per stare dietro ad un neonato e alle sue esigenze.

E' inutile nascondersi dietro al paravento estetico. Per quanto oggi si invecchi esteticamente più lentamente, una volta passati i 35 anni, biologicamente si inizia ad invecchiare.

Con esso anche i ritmi ormonali cambiano.

Ma conta veramente tanto quel numero che indica l'età, oppure altri fattori sono altrettanto importanti se non determinanti nella scelta di concepire un figlio?

Premesso che un figlio non sceglie di venire al mondo, ma è frutto di una scelta, talvolta inconsapevole, dei genitori, ha diritto ad avere tutto quello di cui necessità. E per quanto cibo, vestiario, e tutto quanto abbia un costo che si monetizzi, ha il suo valore, quello di cui non può fare almeno è stabilità amore e tranquillità. Beni che poco hanno a che fare con il potere economico.

Una coppia che si appresta a far nascere il proprio figlio deve far conto con questi elementi da cui non può prescindere la serenità dell'essere che stanno per chiamare figlio.

Un rapporto collaudato quindi è la base, un'intesa che non è quelle delle favole, ma la capacità di viversi serenamente nelle proprie diversità.

Lui avrà tanto amore quanto insieme i suoi genitori sapranno dargliene.

La loro unione sarà il pavimento solido su cui muoverà sicuro i suoi primi passi, il loro universo per tanto tempo sarà il suo universo.

Ecco perché credo che non sia importante l'età in cui si ha un figlio, ma la solidità della famiglia che lo ospiterà.

Se poi durante il percorso certe realtà hanno delle evoluzioni diverse, bè questa è la vita, cambia da un momento all'altro e ci si adegua. L'unione più collaudata può non resistere al tempo, ma non si può ipotecare il futuro.

Io rifarei la scelta di un figlio a 37 anni perché quello era il momento giusto.

L'unico rammarico è che avrei avuto più tempo per viverla? Sì, ma forse non sarebbe stato il momento giusto e per ora cerco di rimediare con la qualità!

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