Mi sono sposata nel 2002. Avevamo programmato il matrimonio un anno prima, scegliendo una chiesetta in campagna. Fu un giorno bellissimo, con un altrettanto splendido ricevimento in un ristorante.
Avevo solo 25 anni. Prima del matrimonio, portai avanti tutti i preparativi da sola, nessuno mi aveva voluta aiutare. I miei genitori erano contrari al matrimonio perché io venivo da una famiglia benestante e mio marito era un operaio. A noi non importava e ci sposammo lo stesso, sicuri del nostro amore, contro tutto e tutti.
Dopo un anno rimasi incinta. Andai a un consultorio per fare una visita ma mi dissero che le visite "vere" si effettuavano solo dopo i tre mesi di gravidanza.
Un giorno, dopo aver fatto un bagno rilassante, uscii dalla vasca e, asciugandomi, vidi sangue sull'asciugamano. Pensai subito che non fosse normale e corsi al pronto soccorso.
Li mi visitarono e mi dissero: "signora, dobbiamo darle una bella e una brutta notizia". Chi parlava era una giovane ginecologa e io, agitata e preoccupata, risposi immediatamente: "Che cosa c'è di brutto?" La notizia brutta era che avevo minacce d'aborto. La bella che ero in attesa di due gemellini.
Io ero contenta per la notizia dei due bimbi, ma anche molto spaventata per le complicazioni mediche. In quel periodo infatti vivevo completamente da sola perché mio marito lavorava via. Se mi fosse successo qualcosa, non avrei potuto chiamare nessuno. Mi sentivo così sola ...
E così fui ricoverata per la minaccia d'aborto. Il giorno dopo le perdite peggiorarono. Dopo due giorni di flebo per fermare i dolori forti, i battiti si fermarono. Ero terrorizzata.
Mi portarono in sala operatoria per il raschiamento. Ero in una camera con altre tre ragazze, tutte nella stessa situazione. Uscii dall'ospedale e molte persone, compresa mia madre e le mie sorelle, sembrava quasi fossero contente di quanto mi era successo.
Io invece piangevo in continuazione. Mi sentivo sopraffatta dal dolore.
Oggi però, a distanza di dieci anni, posso dire che ce l'ho fatta. Che ho fatto bene a seguire l'amore e a non ascoltare gli altri.
Oggi ho tre bellissimi bambini, vivo la mia vita con loro e con mio marito. La mia famiglia d'origine è sparita dalla mia vita, ma io ho scelto e sono felice così.
di mamma Mary
(storia arrivata come messaggio privato sulla pagina Facebook editata dalla redazione)
Io italiana, lui marocchino, l'amore non conosce differenze della pelle
Il nostro piccolo grande Amore
Avrei dovuto abortire, ma ho seguito il mio cuore
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Aggiornato il 10.09.2018