Mi diverto a fare l’asilo mobile?!”
Ora che sono più grandi anche i miei bambini hanno imparato a memoria queste frasi e si divertono a scimmiottarle, perché per loro è una cosa naturale essere in tre.
Ed anche a loro sembrano domande assurde.
Anzi quando vado in giro solo con uno (magari per delle visite), loro stessi sono un po’ mogi perché sentono la troppo tranquillità e allora mi dicono:
“Ma andiamo solo noi?”
Ormai sono abituati ad essere sempre insieme. Come una cosa sola…una famiglia!
Un’altra frase frequente che mi rivolgono è:
“Povera, ti sono capitati?”
Questa è la domanda che io ritengo più fastidiosa.
Avere tre figli è stata una mia scelta, anzi una nostra scelta. Io e mio marito abbiamo sempre desiderato avere una famiglia numerosa.
Forse a causa della crisi ci siamo dovuti fermare a tre figli soltanto.
Io ho perso il lavoro e ovviamente lo stato italiano non dà assolutamente aiuti alle famiglie numerose.
Tante volte sento mamme di figli unici che dicono che vogliono dar tutto al figlio ed è per questo che non gli danno “compagnia”.
Questo può essere un buon argomento, però a volte mi vien voglia di chiedere a questi genitori:
“Se lo stato desse più aiuto alle famiglie ne faresti altri di figli?”
Ci sono alcuni paesi in cui è lo stato che provvede all’istruzione dei ragazzi all’università.
L’unica mia preoccupazione è rivolta all’istruzione. Per quanto riguarda i vizi…cellulari, vestiti firmati, tablet, computer, MP3, cinema, mcdonalds…etc…cerco di farne a meno o altrimenti di creare un clima tra loro di condivisione.
Certo, non hanno l’esclusività su giochi e genitori, però penso che imparare a giocare insieme sia una bella cosa, soprattutto insegna a socializzare facilmente con tutti.
Comunque in questa società sempre più vecchia, dove i bambini sono una rarità, i miei figli possono stare in compagnia di coetanei sempre, anche in estate quando le scuole sono chiuse e lo sport è in pausa.
Averne tre è stata una scelta non solo per il nostro piacere, ma anche per permettere loro di avere compagnia sempre…sia per giocare che per litigare!
Averne tre è anche un grande impegno da parte dei genitori e spesso la gente non se ne rende conto.
Una volta sono dovuta andare al pronto soccorso per uno di loro.
Purtroppo è stata una brutta esperienza per la gente che mi sono ritrovata davanti.
Nessun aiuto e nessuna compassione, solo prepotenza e aggressività.
La dottoressa che lo stava visitando (probabilmente nel suo periodo del mese…vista la sua acidità!!) mi si è rivolta in malo modo e mi ha letteralmente sbuffato in faccia dicendo:
“…insomma tutti questi bambini…uff…ma non poteva lasciarli a qualcuno?!?”
Ricordo a tutti che non era una visita su appuntamento, ma ero al pronto soccorso per un imprevisto (tra l’altro ero passata prima dalla pediatra ed era stata proprio lei a mandarmi al pronto soccorso urgentemente).
I bambini attendevano in piedi fuori dalla sala visite sulla soglia.
Questi episodi e questa società dove le famiglie sono sempre più piccole mi demoralizza molto e mi fa sentire quasi fuori luogo.
Ma è giusto?
E’ giusto che per una ragione o un’altra c’è sempre qualcuno che deve giudicare o criticare, senza tenere conto i sentimenti delle persone?
Sull’autrice:
“Abito sulle colline dell’oltrepo pavese con la mia dolce metà e i miei 3 cuccioli. Scrivo libri, racconti, fumetti, barzellette, pillole di saggezza, recensioni di libri… tutto sul mio bloghttp://sognidarospocchia.blogspot.it”
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