Home Storie Racconti di genitori

Tempi moderni

di mammenellarete - 09.01.2008 - Scrivici

Mi presento: sono una supernonna, come mi chiama mia nipote Alice, 5 anni. Mia figlia Marta, la mamma di Alice, lavora tutto il giorno e io invece sono in pensione, ero una maestra. Che fortunata la piccola Alice, con la maestra a scuola e la supernonna maestra a casa! Però sono brava, mi dico, non dico nulla sul lavoro delle maestre ufficiali. Ho visto questo blog per caso, perché navigo su internet la mattina quando torno a casa di mia figlia dopo aver portato Alice all’asilo. Mi metto qui e le cerco tutte le cose interessanti per Alice, e spesso anche per lei. Marta non ha molto tempo per mettersi a scaricare le pagine internet, si è separata due anni fa ed è sola; si dà molto da fare per stare con la figlia il più possibile. Io ci rimasi male quando mi disse così decisa che voleva che rimanessero solo lei e Alice, mi sono subito offerta di aiutarla, è naturale: ero prossima alla pensione. La mia grossa perplessità, però, riguardava Alice: ne ho visti molti di figli di genitori separati in trentacinque anni nella scuola. So per esperienza che i problemi sono reali, altro che luoghi comuni! I figli di genitori che si sono separati nei primi anni di età dei bambini hanno spesso problemi di identità, di affettività, non se la passano proprio benissimo con l’autostima. Ora non voglio mettermi a fare una lezione, né voglio giudicare nessuno, voglio solo dire che mia figlia mi ha stupito! E’ riuscita a tenere col marito un rapporto non solo civile, ma anche amichevole. A volte mi viene il dubbio che l’unico errore che abbiano fatto questi due sia stato quello di sposarsi! Passano le feste tutti e due insieme con la bambina, si consultano spessissimo, soprattutto per le scelte importanti. Son proprio amici … e non lo nascondo: io a volte mi illudo che un giorno tornino insieme. Anzi, ogni tanto gliela mollo una battuta, a Marta…

Ora il punto è questo: ai tempi in cui ero bambina io non si vedevano spesso coppie separate, io ero una ragazza ai tempi in cui si esibiva baldanzosamente la minigonna urlando slogan uterini, figuriamoci se non posso capire tutto questo bisogno di affermare la propria individualità. Poi però sono diventata una moglie e non è che sia proprio una passeggiata gestirsi egregiamente un matrimonio felice per trentasette anni, e poi sono una mamma, sono stata un’insegnante e ora anche una nonna, quante volte posso aver cambiato idea o aggiustato il mio tiro? Cento volte? Qualcuna di più.
E allora mi chiedo: non è che tutta questa velocità nel fare e disfare, questa facilità nel prendere e partire, a voi genitori d’oggi ha un po’ dato alla testa?


Supernonna

TI POTREBBE INTERESSARE