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Rischio di Sindrome di Down. La mia piccola sta bene

di mammenellarete - 28.10.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dopo essere rimasta incinta, i medici mi hanno comunicato che mia figlia rischiava di nascere con la sindrome di Down. Oggi Emily ha 3 anni, è un vulcano ed è sana. Vi racconto la mia storia.

In questo articolo

Avevo 29 anni ed era il 15 dicembre del 2018. Avevo uno strano presentimento, mi faceva male il seno, ma non poteva già essere una gravidanza. Stavamo provando ad avere il nostro primo foglio da un mese, e invece quel giorno la linea si presentò subito sul test di gravidanza.

Alle 5 di mattina svegliai quello che allora era il mio fidanzato e gli feci vedere il test. Eravamo felicissimi: prime visite, primi controlli. Il fagiolino cresceva poco. Ridatarono la data presunta del parto, che dal 21 agosto 2019 passò al 28 agosto. Facemmo altre visite, altri controlli. Arrivò la translucenza nucale e mi dissero che se entro 10 giorni non mi avrebbero chiamato, era perché il fagiolino stava bene.

Al settimo giorno chiamarono dall'ospedale dicendomi: "Signora, c'è un altissima probabilità che suo figlio abbia la sindrome di Down. Contatti il suo ginecologo e veda come procedere". Mi cadde il mondo addosso, non poteva essere così. Il mio fagiolino stava bene, non poteva essere lui che aveva questo problema. Chiamai il mio fidanzato e disperata gli dissi che volevo solo sapere che stesse bene... poi Down o non Down, io non volevo perderlo.

Rischio di Sindrome di Down. La mia piccola sta bene

Lui, d'accordo con me, venne dal ginecologo che, conoscendomi perfettamente, mi consigliò di effettuare la morfologica di secondo livello per vedere se gli organi erano sani e per approfondire il discorso.
 
Ci recammo in ospedale e scoprimmo che Emily stava benissimo e che in realtà non doveva essere ridatata la data presunta del parto perché così avrebbe sfalzato tutti i dati scritti per il calcolo della translucenza.
 
Detto questo, la prima domanda che ho fatto è sapere se stava bene. Quando la dottoressa mi ha detto di sì, non ho capito più nulla dalla gioia. Poi mi ha detto che non era Down, questo mi ha rincuorato, ma non avrei mai tolto la vita a mia figlia sana, solo perché affetta da questa sindrome.
 
Oggi Emily ha 3 anni, è un vulcano, e tante volte io e mio marito ci guardiamo e "ridiamo" su quella translucenza. Ma quei 20 giorni tra la chiamata dell'ospedale e la morfologica sono stati i giorni più bui della mia vita, anche se in cuor mio sapevo che il fagiolino stava bene.
 
di Giulia 
 
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