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Danzatricità, i benefici per il bambino. La storia di una mamma

di mammenellarete - 09.12.2020 - Scrivici

danzatricita
Nicoletta Genovese è l'ideatrice del progetto "Danzatricità". La sua storia è quella di un'insegnante di danza contemporanea, appassionata alla ricerca del movimento sperimentale, della danza e dell'arte, e con un grande sogno: quello di diventare mamma. Nel 2008 Nicoletta ha subito un forte shock. Dopo l'asportazione del rene a causa di un tumore, aveva una grandissima paura di non poter avere figli. 

In questo articolo

Nel 2008 ho avuto un forte shock: mi hanno trovato un tumore maligno al rene destro. Dopo l'asportazione del rene avevo una grandissima paura di non poter avere figli. Le complicanze legate alla gravidanza potevano essere molto importanti. Invece, nel 2012 è arrivato Nicolò, il bimbo che mi ha reso felicissima.

Dopo la sua nascita, volevo fare qualcosa che unisse il mio amore per la danza e la musica con i bambini. Così è nato il progetto Danzatricità, percorso codificato per bambini da 0 a 36 mesi. Ho registrato il marchio Danzatricità. Nel 2016 arriva il dono di Cecilia: nasca la mia seconda bimba. Lei ha fatto danzatricità dalla nascita fino ai 4 anni. 

Danzatricità, i benefici

Il bambino viene portato in fascia dalla nascita. Durante i nostri incontri la mamma si muove liberamente nello spazio. In tal mondo il bimbo percepisce in modalità passiva i benefici del movimento della musica e del cuore della mamma. I bimbi per 9 mesi sentono in continuazione il battito del cuore della mamma. 

Nei nostri incontri lavoriamo sulla creazione degli ormoni del benessere, in quanto il bambino va a produrli. Lavoriamo anche sull'autostima del bimbo: la mamma è sempre partecipe e fa gli esercizi che le vengono proposti, il bimbo si sente autorizzato a sperimentare queste nuove attività perché la mamma le fa. 

E' importante ricordare che occorre imparare a rispettare i tempi del bambino e il suo approcciarsi a una nuova attività come e quando preferisce. 

di Nicoletta Genovese

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