Un parto indotto doloroso e in solitudine. Quando ho visto mia figlia la sofferenza è svanita
Ho pianto, pianto e pianto. Mi sentivo sola, non sapevo più come poter resistere, tra una contrazione e l'altra mi addormentavo, fin quando alle 21:50 mi hanno portato in sala parto perché ero pronta.
Alle 22:04 è nata. Mi è bastato averla tra le braccia e guardare lei e i suoi occhioni per farmi dimenticare tutta la sofferenza. È la cosa più bella che Dio poteva donarmi, la mia grande Gioia.
di Gio'
(storia arrivata come messaggio sulla nostra email di redazione)
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