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"Non c'è speranza". Ma la mia piccola sarà sempre con me

di mammenellarete - 21.05.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La mia bambina è nata quando ero di 20 settimane, me l'hanno strappata via. I medici mi avevano detto che non c'era speranza, poiché non c'era più liquido amniotico. Quando ero a letto, durante la gravidanza, e non sapevo ancora nulla, non vedevo l'ora che l'estate arrivasse perché avevo il parto programmato per fine giugno. Adesso, invece, l'aria di primavera mi infastidisce e odio il sole. Vorrei che l'inverno non fosse mai finito. Ecco la mia triste storia.  

Vi racconto la mia triste storia. Nel mese di novembre 2018 apparvero le due lineette. Era la mia seconda gravidanza, tanto voluta e subito arrivata. Ma, ahimé, iniziai ad avere un po' di problemi: si manifestarono orribili perdite e dovetti fare le siringhe fino a dicembre.

Tutto procedeva, ma le perdite divennero di sangue. Ogni giorno mi recavo in clinica in preda all'ansia, ma, nonostante tutto, il battito c'era sempre. Il 22 dicembre ebbi i risultati del Prenatal test: era tutto okay e venimmo a sapere che sarebbe stata una bimba.

Il 21 gennaio la perdita fu emoraggica: mi ricoverarono per 10 giorni e mi dimisero. Avrei dovuto passare la gravidanza a letto. Il 7 febbraio ebbi l'ennesima perdita abbondante. Feci l'ecografia: non c'era piú liquido amniotico. Fui liquidata con un: "Non c'è speranza".

Dovevo aspettare che la natura facesse il suo corso: non potevano indurmi il parto, il cuoricino batteva sempre. Mi recai in un'altra struttura e lì mi indussero il parto.

La mia bambina è nata il 13 febbraio (ero di 20 settimane). Me l'hanno strappata via... Quando ero a letto, durante la gravidanza, e non sapevo ancora nulla, non vedevo l'ora che l'estate arrivasse perché avevo il parto programmato per fine giugno. Adesso, invece, l'aria di primavera mi infastidisce e odio il sole. Vorrei che l'inverno non fosse mai finito.

di Maria

(storia arrivata come messaggio privato sulla nostra pagina Facebook)

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