Sono Giancarlo, sono un parrucchiere da tre generazioni e ho fatto i capelli praticamente a tutto il mio paese.
Donne, uomini, bambini, non c'è nessuno a cui non abbia messo "le mani in testa".
Ma la mia preferita, ovviamente, è mia figlia.
Per molti uomini i capelli di una bambina sono un dramma, perchè non sono abituati a gestirne così tanti e soprattutto fare le acconciature è qualcosa che richiedere tempo e pazienza, doti che in noi uomini non sono così abbondanti.
Io invece mi sono sempre divertito, e con lei facevamo gli esperimenti insieme: capelli in su, da una parte, ricci, lisci. Ogni giorno lei si svegliava, scendeva dal suo lettino, veniva da me e diceva: papà come mi pettini oggi?
E' sempre stato il nostro rituale.
E l'ho accompagnata nel tempo, cambiando colore per la prima volta, rasandoci a zero insieme quando ha preso i pidocchi la prima volta, facendo anche le treccine afro in sole 4 ore e mezza.
Era il nostro legame, come se fossimo gli elastici che tengono insieme i capelli, come se ogni ciocca fosse una parte di noi: prima lei, poi la mamma, poi io e si ricomincia, lei, mamma, io, così da formare una treccia resistente e meravigliosa.
Poi un giorno sei venuta da me e mi hai detto: "papà, mi sposo".
Ma come è possibile? Sei troppo piccola, ho pensato.
Invece no, sei cresciuta sotto i miei occhi e neanche me ne sono accorto.
Continuavo a pensarti sul cavalluccio di ferro mentre ti tagliavo la frangetta e invece sei una donna ormai pronta per la vita.
"Mi fai tu l'acconciatura?".
Tra sapere che ti sposi e questa richiesta, non so cosa mi abbia maggiormente riempito il cuore.
Poter fare i capelli per il giorno più importante di una donna è sempre una emozione, farlo per la propria figlia è qualcosa di unico e magico.
"Nessuno può farmi i capelli, se non il mio papo".
Ed è così che ci siamo trovati davanti ad uno specchio, nella tua vecchia cameretta, mentre le mie mani si muovono in automatico perchè, è il caso di dirlo, conosco ogni tuo singolo capello. Ho creato qualcosa di unico che non avevo mai fatto e mai riuscirò a riprodurre, perchè l'ho fatto col cuore.
Mi hai guardato, ti sei guardata allo specchio e sei scoppiata a piangere.
Ci siamo abbracciati in silenzio, non serviva altro.
Hai solo detto: "grazie papo" e ti sei nascosta con il viso nell'incavo della mia spalla.
"Ti rovini i capelli", le ho detto sorridendo.
Abbiamo riso tutti e due, poi ti ho aiutata a vestirti e ti ho vista uscire.
Ti vedo camminare verso un altro uomo.
Ti giri, mi guardi e sorridi.
Sei bellissima.
I capelli crescono, si tagliano, cadono.
Noi invece siamo sempre qui.
di Carlo del Vecchio
(Vuoi scriverci anche tu la tua storia? Mandala a redazione@nostrofiglio.it)
C'è un posto strano, ai bordi della città. Un posto che apre solo dopo una certa ora, di notte, quando tutto dorme e non si sentono più le urla e i pianti. Un Bar abitato da creature mitologiche che si aggirano distratte e stanche tra il bancone e i tavoli. Questo però non è un bar qualunque. E' un bar dove i papà possono stare senza fretta. E' un bar dove i papà cambiano i figli senza problemi. E' un bar dove non siamo mammi ma semplicemente papà. Benvenuti al bar papà.
Siamo una community formata da Papà blogger, da papà semplici o da amici di papà. La differenza con tutte le altre community simili è che Bar Papà è un luogo fatto di storie, di racconti, di emozioni e di passione. Un luogo fatto di verità, dove si possono scambiare informazioni e indicazioni e dove si possono leggere le vite di altri papà come noi.
Sito: www.barpapa.it
Sui social: @barpapalive per fb e ig
Aggiornato il 21.09.2021