Ho 3 bimbi, il primo ha 11 anni, il secondo 6 e il terzo ha compiuto un anno da un mese o poco più. Io e mio marito siamo due figli unici e l'idea di avere una famiglia numerosa è sempre stato un nostro desiderio già dall'inizio della nostra storia. Nasce Tommaso nel Marzo 2011: è una gravidanza meravigliosa, rimango incinta subito.
Decidiamo di aspettare una situazione lavorativa più stabile per me prima di provare a dare un fratellino/sorellina a Tommaso. All'arrivo del posto e del contratto giusto, iniziamo a provare... ma, diversamente dalla prima esperienza, la gravidanza si fa attendere e dopo diversi mesi rimango finalmente incinta: nasce Achille nel marzo del 2016.
Dopo un paio d'anni mio marito mi chiede se sono ancora desiderosa del terzo figlio. E, nonostante qualche paura iniziale (ho avuto due parti difficili), decidiamo che il nostro desiderio iniziale deve diventare realtà.
La gioia dopo la tempesta: l'arrivo del mio piccolo arcobaleno
Decido cosi di non volerci provare più.
Troppo dolore. Fatalità: vedo pancioni e neonati ovunque. Una delle mie più care amiche qualche giorno dopo partorisce Anna. Non ha nemmeno il coraggio di dirmelo, scrive a mio marito...
Ovviamente, non me la sono sentita di andarla a trovare. È difficile andare in un reparto del genere (non c'era ancora il Covid perciò si potevano ancora fare le visite). Non ho voglia di uscire, finché, a forza di insistere, le mie amiche mi convincono ad andare ad una pizzata per la festa della donna.
C'è anche Anna, 45 giorni di morbidezza. La sua mamma, la mia amica, è seduta accanto a me. Ha un vestito con la scollatura stretta, deve allattarla, non riesce a tirare fuori il seno. "Me la tieni un attimo che provo a sistemarmi?", mi dice. E che faccio? Le dico di no? "Certo". La prendo e sento quel meraviglioso profumo che hanno i neonati... Giuro, è come droga... Continuo ad annusarla, il mio cuore batte fortissimo...
Mi emoziono talmente tanto che mi commuovo. Capisco che non mi posso rassegnare. Dovrò riprovarci. Giugno 2019, incinta... o meglio incinta ma la camera è sempre stata vuota. Nessun cuoricino inizia a battere.
Stavolta ci mettiamo in pausa per qualche mese e decidiamo di aspettare la fine dell'anno. Gennaio 2020: test positivo. Un cuoricino che batte, misure perfette. Ma aspettiamo a renderlo ufficiale viste le esperienze precedenti...
Arriva il Covid in Italia. Io lavoro in centro commerciale. Panico, lockdown. Non mi sento per nulla bene. Sono molto debole, stanca, strana. Il ginecologo, vista la mia poliabortività precedente e la situazione lavorativa, decide di mettermi in maternità anticipata.
In un paio di settimane faccio le pratiche, tutto on line...
Mascherine, distanziamento, ecografie da sola... finché un giorno vedo del sangue, tanto, rosso, sempre di più... Sento il mio ginecologo, mi dice di correre in ospedale, in pieno Covid. Perdo il mio bimbo. Ancora...