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Mamma di un ragazzo disabile. La mia testimonianza d'amore

di mammenellarete - 29.06.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sono mamma, da 48 anni, di un "ragazzo" disabile. Abbiamo fatto tanti sacrifici e da trentasette anni mio figlio ha accanto a sé un papà nuovo che lo ama più di se stesso, perché i figli non sono di chi li concepisce ma di chi li cresce con amore.

In questo articolo

Sono Delia, ora una "vecchietta", che da ragazzina ha avuto un figlio disabile gravissimo per un trauma da parto. Tutto questo è capitato quasi 48 anni fa.

Il padre dopo dieci mesi se ne è andato, disinteressandosi del bambino, gli passava qualche soldino visto che io non potevo lavorare per poter accudire questo bambino così fragile fisicamente ma con un carattere di ferro.

Io e mia mamma, la nonna, ci siamo fatte in quattro facendo terapie ribilitative ma, ancor oggi, Mirko è su una sedia a rotelle, non parla, non mangia da solo o meglio si alimenta con un tubicino infilato nello stomaco.

Nonostante ciò è rimasto un ragazzo con tanta voglia di vivere e di relazionarsi, benché non parli e comunichi con la mimica facciale e con un metodo di comunicazione alternativo alla parola.

Mamma di un ragazzo disabile. La mia storia

Ora la nonna non c'è più ma, da trentasette anni ha accanto a sé un papà nuovo che lo ama più di se stesso, perché i figli non sono di chi li concepisce ma di chi li cresce con amore.

Papà Pasqui ha donato la sua vita a Mirko e sono complici, si adorano. I sacrifici sono e saranno tanti, tante limitazioni ma, di contro, tanto amore.

Io posso solo dire grazie a Mirko, grazie a Pasqui per aver arricchito la mia vita.

Delia

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