Spero che la mia storia dia speranza a chi prova ad avere figli e non ci riesce. Fin da adolescente ho sempre sognato di essere madre, quando ho visto mia cugina diventare madre a 14 anni ho capito la difficoltà e la grande responsabilità che questa cosa comporta, quindi ho preso sempre precauzioni.
A 23 anni ho conosciuto la persona che volevo fosse il padre dei miei figli. In questo tempo insieme ho avuto due aborti spontanei e, nel frattempo, ci siamo separati. Sono andata dal medico e dopo vari esami mi hanno detto: "Lei ha ovaie policistiche e problemi ormonali, in particolare il progesterone, che non lasciano andare avanti la gravidanza. Ha il 20% di possibilità di finire una gravidanza, ma solo se fa una cura". Mi sono sentita cadere il mondo addosso, ho pianto l'anima.
Come era possibile? Per la prima volta ho provato invidia verso mia cugina, che ormai aveva una figlia adolescente, non era giusto. Dopo qualche mese mi sono messa il cuore in pace, ho pregato Dio dicendo: "Se è nella tua volontà che diventi madre lo sarò, spero che un giorno mi darai questa gioia".
A novembre 2017 ho incontrato per caso l'uomo che da tre anni sta insieme a me ed è il padre delle mie due figlie. Appena conosciuti siamo stati insieme e io non ho preso precauzioni, perché lui ci aveva messo 5 anni per avere un figlio ed io avevo il problema scritto prima. Ho vissuto quei giorni senza pensare a una gravidanza, ero convinta che senza la cura non sarei rimasta incinta. Ed è accaduto il miracolo, un mese dopo il test di gravidanza segnava INCINTA.
Lui era contento, mi ha chiesto di provarci seriamente, dicendomi che mai avrebbe abbandonato un figlio. Ho accettato anche perché era molto responsabile con suo figlio di 12 anni (anche lui contento di avere due sorelline).
L'inizio della gravidanza l'ho vissuta nella paura, avevo un rischio d'aborto, non mi sono fatta illusioni, per me sarebbe finita come le altre due volte. Invece la vita aveva altri piani per me: mia figlia è nata il 20 agosto 2018 sana e a 40 settimane giuste. Per me è il più bel regalo che Dio mi potesse fare, l'ho chiamata "Il Mio Piccolo Miracolo".
I miei miracoli
La mia vita da quel giorno è cambiata completamente, la maternità ha i lati belli ma anche "lati spaventosi" legati al post partum. È stato difficile uscire dalla crisi post partum, ma ce l'ho fatta per mia figlia. La felicità ogni giorno era unica, lei era diventata tutto ciò che volevo. Infatti non volevo altri figli.
Ma ancora una volta la vita mi riservava una sopresa. Il metodo anticoncezionale dopo un anno è fallito e ad agosto 2019, il mese in cui mia figlia festeggiava un anno, sono rimasta incinta. Non volevo accettarlo, infatti ho fatto il test tardi, ci hanno detto pure che l'ovulazione per ragioni non note era ritardata di 20 giorni, la gravidanza era alle prime settimane. Io ero arrabbiata, non volevo altri figli. Il mio tempo era per mia figlia Janneth non potevo metterla da parte.
Ho fatto una gravidanza a piangere dalla rabbia, ho rischiato di perdere questa seconda bambina e non mi importava, infatti al posto di stare a letto mi mettevo a pulire e a spostare i letti. Mio marito era contento invece di questa seconda gravidanza. La nostra seconda figlia si chiama Abigail che significa "Gioia Di Suo Padre".
Avevo paura di non riuscire ad amarla come amo mia figlia Janneth. Però l'amore di madre supera ogni cosa, appena l'ho vista, l'ho amata. Mi ha invaso un senso di colpa tale che ho iniziato a piangere e ripetevo "Perdonami, io ti amo".
Ho chiesto di parlare con una psicologa e lei mi ha detto: "Non importa cosa è successo durante la gravidanza, ciò che importa è quello che succede adesso. Adesso che è nata dimostrale quanto la ami". Guardando come cresco la mia seconda figlia nessuno direbbe che non è stata cercata, infatti sprigiono amore da tutte le parti, lei è il secondo regalo inaspettato che Dio mi ha dato e ho capito che c'è una ragione per ogni cosa.
Non posso immaginare la mia vita senza una delle mie figlie. Amo entrambe alla stessa maniera, sono entrambe le mie figlie, le proteggerò entrambe allo stesso modo ed entrambe sapranno quanto la loro mamma e il loro papà le amino. Vederle crescere insieme è la cosa più bella del mondo. Mi sbagliavo nel non volere avere un secondo figlio, una persona ha bisogno di un fratello o una sorella. Ancora oggi qualche volta prendo in braccio Abigail e le dico "Perdonami io ti amo".
Lo so che dovrei dimenticare come ha detto la psicologa, ma non è facile. Mi accuso perché mi sono comportata male e non ho scusanti. Vivo giorno per giorno e la mia allegria sono le mie figlie. Se potessi tornare indietro rifarei tutto uguale, perché so che questo percorso mi darà le due cose più belle della mia vita, Le Mie Due Figlie. Ma questa volta mi godrei la seconda gravidanza. Non datevi mai per vinti, molte volte il nostro cervello ci blocca, ovviamente seguite anche il percorso dei medici.