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Due sorelle per la vita. La nostra storia d'amore

di mammenellarete - 13.02.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sono nata con altri due fratelli molto più grandi me e con una sorella più grande di me di 15 anni, affetta da tetraparesi spastica distonica con ritardo psico-motorio. Crescendo, il rapporto con mia sorella si è solidificato. Siamo sorelle, migliori amiche, ci amiamo e viviamo in simbiosi. Ho passato dei brutti momenti nella mia vita e mia sorella mi è stata sempre vicina. Ecco la nostra storia.

La nostra è una storia d'amore tra due sorelle, consapevoli di restare insieme tutta la vita. Sono nata con altri due fratelli molto più grandi me e con una sorella più grande di me di 15 anni (io ora ho 29 anni), affetta da tetraparesi spastica distonica con ritardo psico-motorio.

Questa malattia, non rendendola completamente auto sufficiente, ha prodotto un bisogno non solo sociale, ma anche terapeutico-riabilitativo. All'interno di una famiglia dove sono presenti soggetti normodotati, la vita scorre ed è vissuta in modo più "facile", mentre in presenza di un soggetto disabile la quotidianità diventa più problematica e i bisogni si moltiplicano.

È compito dei genitori mantenere un equilibrio tra tutti i membri della della famiglia rispettando il benessere psicofisico individuale e sociale. Nel mio caso i miei genitori hanno fatto del loro meglio per mantenere questo equilibrio.

Ciò non toglie che fin da piccola mi sia stato assegnato un ruolo adulto, responsabilizzando ogni mia fase di crescita e cercando di maturare nonostante la mia tenera età.

In età adolescenziale ho incontrato le mie prime difficoltà rispetto al gruppo dei miei pari perché agli occhi dei miei amici risultavo troppo seria e matura e ho iniziato a stringere amicizia con ragazze più grandi di me perché mi sentivo una di loro.

Ed è in questa fase che sono entrata in contatto pienamente con associazioni e cooperative (anche essendoci nata, avendo i miei genitori che hanno partecipato alla nascita di queste ultime), che hanno contribuito alla mia formazione non solo come persona, ma anche a livello umano.

Crescendo, il rapporto con mia sorella si è solidificato. Siamo sorelle, migliori amiche, ci amiamo e viviamo in simbiosi. Ho passato dei brutti momenti nella mia vita, tra operazioni e radioterapie e mia sorella mi è stata sempre vicina sia fisicamente che amorevolmente, supportandomi e incoraggiandomi.

Forse senza di lei non ce l'avrei fatta.

Oltre essere una sorella, la guardo come una figlia. Lei vede in me una figura materna, soprattutto adesso che sono mamma di due bellissimi bambini (uno ancora in grembo) che la amano e la ameranno alla follia. Le mie paure erano tante, anche trovare un uomo che accettasse tutto ciò.

Fortunatamente ho trovato un marito che la ama quanto la amo io perché lei deve stare sempre al primo posto. Nella vita mi sono laureata come assistente sociale e ho fatto un master in psicologia giuridica. Ho anche altri titoli che però servono a ben poco in questa bruttissima società e perché, soprattutto, sono in Campania.

Infatti, non mi sono mai potuta allontanare dalla mia città perché ho il "peso" della sua responsabilità. Io la amo molto e quindi è il mio punto fermo. Per fortuna ho genitori anziani ma ancora molto forti.

Chi ha una sorella o un fratello disabile, per quanto può aver vissuto una vita normale, non ha piena certezza nella propria vita. Io l'unica certezza che ho, nonostante la vita che sto conducendo, nonostante la mia "nuova famiglia", è quello di prendermi cura di lei.

Pero sento di dire una cosa: non criticate e non giudicate chi decide di interrompere una gravidanza che può portare a far nascere bimbi con gravi patologie perché per me, ora che sapete la mia storia, è un puro atto di egoismo. Con i miei due bambini ho fatto tutte le analisi di questo mondo perché la paura era tanta.

Mia madre ha avuto una gravidanza favolosa, ma per colpa di ostetriche incompetenti mia sorella è nata così, quindi... nella vita non si sa mai. Adesso stiamo nel 2019 con le leggi del 1978 tutto è cambiato e io sono pro aborto in questi casi, anche perché, credetemi, gli aiuti sociali sono meno di zero.

Mia madre è stata fortunata perché ha avuto lo "stato" alle sue spalle, mentre adesso si è semplicemente "soli". Jessica ed Enza due sorelle per la vita.

di Jessica

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