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Disturbo del neurosviluppo. La nostra strada in salita

di mammenellarete - 21.10.2021 - Scrivici

bimbo
Fonte: Shutterstock
A mio figlio hanno diagnosticato un disturbo del neurosviluppo. Dopo cinque mesi di terapia di neuropsicomotricità, ci sono stati miglioramenti. Ci vogliono forza e pazienza. A volte penso di non farcela.

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A mio figlio Lorenzo di 22 mesi è stato diagnosticato un disturbo del neurosviluppo a fine giugno presso un famoso istituto. In realtà il nostro calvario è purtroppo iniziato mesi prima, quando a febbraio dello stesso anno un pediatra della città in cui abitavamo ci ha detto che nostro figlio non avrebbe potuto fare le stesse cose degli altri bimbi.

Io gli ho chiesto subito se sospettasse autismo e lui non mi ha risposto, ha semplicemente ribadito che dovevamo fare degli accertamenti. Tornati a Milano, dove viviamo tuttora, mi aspettavo un aiuto per indirizzarci sulla strada da percorrere.

Invece dall'ospedale dove eravamo andati per un day hospital (analisi e risonanza) per verificare se non ci fosse un problema al cervello (per fortuna non c'è), ci hanno solo confermato "possibile ipotesi di spettro autistico" senza diagnosi certa e suggerito percorso di terapie di psicomotricità che non significa nulla.

Disturbo del neurosviluppo. La nostra strada in salita

Dopo cinque mesi di terapia di neuropsicomotricità, i miglioramenti ci sono stati, ma abbiamo preferito cambiare studio per seguire l'approccio americano "DIR Floortime" e a casa applichiamo anche il "Metodo Delacato", composto da esercizi per stimolare i sensi.

Ci vuole tanta forza e ci vuole anche tanta pazienza, anche perché questa cosa ha stravolto il mio matrimonio, la nostra coppia, il nostro tempo. A volte penso di non farcela perché mi manca il vivere con spensieratezza.

di F. 

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