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Sono sulla sedia a rotelle e sono una mamma felice

di mammenellarete - 03.06.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Ho la distrofia muscolare da quando avevo vent'anni e sono sulla sedia a rotelle. Nonostante ciò, dopo aver incontrato l'uomo della mia vita, ho dato alla luce una splendida bambina. Quando ho deciso di essere mamma non ho visto ostacoli, ma solo un unico grande traguardo che mi ha portato dritta a lei, mia figlia, l'essenza della mia vita. Racconto la mia storia per dare coraggio e speranza a quelle persone che decidono di arrendersi, perché bisogna lottare sempre per i propri sogni, tentare e ritentare, fino a che non si realizzano.  

In questo articolo

Ciao, sono Mariangela Esposito, ho 34 anni e sono della provincia di Napoli. Sono in sedia a rotelle da quando avevo vent'anni, a causa di una distrofia muscolare che piano piano, mi ha portato a non camminare più.

Ammetto che all'inizio non fu facile, pensavo che la vita mi avesse tolto tutto, che nulla avesse più un senso. Ma dopo tutto, piano piano cercai di andare avanti, in cuor mio sapevo che per me c'era in serbo un disegno più importante, qualcosa di bello che doveva accadere e questo non mi ha mai scoraggiato.

Un giorno come tanti ero con una mia amica che quasi mi costrinse a iscrivermi su facebook, ed è lì, che dopo pochi mesi mi arrivò una richiesta d'amicizia da un ragazzo, col quale iniziai a chattare...Tiago, un mio coetaneo, brasiliano d'origine e veneziano d'adozione.

Dopo circa un mese decise di mettersi in macchina e di venire a conoscermi. Da quel giorno non ci lasciammo più. Per me lui cambiò la sua vita, la città, le sue abitudini, dicendomi che l'unico posto che lo rendeva felice davvero era al mio fianco. E lui cambiò per sempre la mia.

Nonostante la mia malattia, la distanza, i pregiudizi, ci amammo dal primo sguardo e dopo qualche anno da fidanzati coronammo il sogno di diventare marito e moglie nel luglio del 2012. Ovviamente il mio desiderio era anche un altro: quello di diventare mamma.

Cosi, ci imbattemmo in varie indagini genetiche per escludere che un futuro bambino potesse "ereditare" la mia malattia e finalmente, nel 2014 ottenemmo le risposte: i nostri futuri figli sarebbero nati sani!

L'anno successivo scoprii di essere incinta, ma purtroppo la felicità dura poco, poiché persi il bambino dopo poche settimane. Ancora una volta la vita mi aveva messo alla prova e io ancora una volta non gliel'avevo data vinta.

È nel 2017, precisamente il 7 luglio, nel giorno del nostro quinto anniversario di nozze, che arrivò la felicità vera e propria, quella che ti fa uscire il cuore fuori dal petto, quando ti accorgi che il test di gravidanza è positivo!

Nonostante la sedia a rotelle, le difficoltà di un pancione negli ultimi mesi, la fatica che si fa sentire, io ero felicissima. Non mi sono mai pentita di quella scelta. Ad ogni ecografia ero sempre più ansiosa di conoscere quella che al quinto mese scoprimmo ufficialmente essere una bambina.

Una gravidanza perfetta, non ero mai stata cosi bene come in quei mesi, a differenza di ciò che si potesse pensare! E poi arrivò quel giorno inaspettato, quello che non avevi messo in conto perché si sa che a 36 settimane e 5 giorni è un po' presto per partorire.

Ma il 14 febbraio 2018, durante la notte più romantica dell'anno, a San Valentino, nacque la nostra piccola Sharon, con un cesareo d'urgenza e tanta fretta di conoscere il mondo.

La nostra bimba venne al mondo all' 1 e 29 di notte e pesava soltanto poco più di due chili, ma stava bene, entrambe stavamo bene. Non desidero un paio di gambe nuove, non mi serve guarire dalla mia malattia, mia figlia è tutto ciò di cui ora ho bisogno, mi completa e con lei sono rinata.

Ora ho capito che quel disegno che il futuro mi aveva riservato aveva il viso di mia figlia, era lei quel qualcosa di bello che dopo anni sarebbe piombato nella mia vita, e finalmente l'avrebbe colorata. Il desiderio di diventare mamma è stato più forte di ogni paura.

Quando ho deciso di essere mamma non ho visto ostacoli, ma solo un unico grande traguardo che mi ha portata dritta a lei, mia figlia, l'essenza della mia vita, il mio arcobaleno, il mio miracolo. Spero di raccontare la mia storia per dare coraggio e speranza a quelle persone che decidono di arrendersi, perché bisogna lottare sempre per i propri sogni, tentare e ritentare, fino a che non si realizzano.

di Mariangela

Video: Essere mamma con la distrofia muscolare

L'autrice. Mariangela è super mamma su 4 ruote. Ecco la sua pagina Instagram.

(storia arrivata sulla pagina Facebook di Pianeta Mamma)

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Aggiornato il 11.07.2019

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