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Le difficoltà del parto raccontate da un papà

di mammenellarete - 03.08.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sono un padre. Racconto la storia del parto di mia moglie soprattutto per invitare i futuri genitori a non farsi intimidire dagli stereotipi. Ciò che conta è la salute di mamme, papà e figli.

In questo articolo

Mia moglie terminava il tempo il 09 gennaio 2017. Dopo il tracciato del giorno 13, i medici decisero di ricoverarla per provare ad indurre il parto. Venne ricoverata alle 11 di mattina. Durante il tracciato delle 15 i dottori si accorsero che la bambina era in sofferenza.

Misero l'ossigeno a mia moglie e stavano per portarla in sala operatoria per un cesareo d'urgenza. Improvvisamente i valori della piccola si stabilizzarono e i medici decisero di aspettare. Iniziarono ad indurre il travaglio, ma senza successo. Allora domenica 15 durante i tracciati la bambina iniziò ad andare spesso in sofferenza. Dopo una visita si accorsero che non aveva più liquido.

A quel punto io chiesi un intervento d'urgenza perché vedevo che la bambina non stava bene. Anzi lo sentivo. Mi proposero di fare uno stress test (flebo che induceva contrazioni forti). Io mi rifiutai dicendo: "Se mia figlia va in sofferenza con contrazioni normali quelle più forti non le sopporterebbe".

Poco dopo venne un'infermiera con una flebo. Io chiesi che cosa è? lei rispose: "Dai proviamo a fare lo stress test". Non vi dico cosa le ho detto, ma potete immaginarlo. Nel frattempo mia figlia era in sofferenza e mia moglie stava male. Chiamai il ginecologo che la seguiva (purtroppo lui lavorava in un ospedale lontano dalla nostra abitazione, e le visite le abbiamo fatte sempre privatamente), che mi disse: "Se entro 30 minuti non è in sala operatoria firma le dimissioni, chiama e io ti faccio trovare una sala operatoria pronta appena arrivi".

Dopo essermi imposto anche in malo modo (mia moglie purtroppo non era in grado di farlo) decisero di fare un cesareo d'urgenza. Mentre aspettavano di portarla in sala operatoria, un'infermiera dietro la porta disse: "A queste donne che invece di partorire in modo naturale chiedono un cesareo il Signore invece della vagina (loro hanno usato un altro termine) doveva fare una cerniera lampo".

Mia moglie fortunatamente non ha sentito, ma io, appena mia moglie e mia figlia sono uscite dalla sala operatoria, sono andato dalla capo sala e gliene ho dette quante ne poteva sentire.

Finito l'intervento la dottoressa viene da me e mi disse: "Fortuna abbiamo fatto il cesareo. La bambina aveva 3 giri di cordone intorno al collo ed aveva ingerito il meconio". Mia figlia nacque il 15 gennaio alle ore 13. Purtroppo quel giorno nevicava tantissimo. Chiesi di poter rimanere nella sala d'attesa a dormire, visto che non mi potevo muovere a causa della neve, ma mi fu negato.

Il parto raccontato da un padre

Dovetti trovare un hotel e andare e venire con una bufera di neve (la prima sera avevo 39 di febbre). A parte questo, notai che mia figlia non dormiva, neanche la notte. Mia moglie mi disse che secondo lei non prendeva abbastanza latte. Lo feci presente alle infermiere le quali mi risposero: "impossibile perché ogni mamma ha abbastanza latte per il proprio figlio". Passò il lunedì e la situazione non cambiò.

La bimba piangeva e non dormiva. Arrivò il martedì. Stessa situazione. Chiamai il mio pediatra di fiducia il quale mi disse che non era normale che la bambina da domenica mattina a martedì sera non avesse mai dormito, ma solo pianto. Quando lo feci presente alla caposala dicendo che avrei fatto intervenire il mio pediatra diedero a mia figlia un po' di latte artificiale. Dormì, si calmò e la situazione si stabilizzò.

Ho voluto raccontare la mia storia per tre motivi, come detto prima. Il primo è il seguente: ascoltate sempre il vostro istinto e non fidatevi a prescindere dei medici; chi partorisce con un cesareo non è madre di serie B, ASSOLUTAMENTE. Stesso discorso per l'allattamento. Mia moglie non ha potuto allattare nessuna delle due figlie, ma questo non la rende una madre di serie B. Non vi fate intimidire da questi stereotipi. L'importante è la salute vostra e dei vostri figli. 
 
Un padre
 
Ps. La nostra seconda figlia è nata sempre con parto cesareo d'urgenza per pressione alta in altro ospedale e senza problemi. 
 

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