Ho avuto il mio primo bimbo 9 anni fa. Avevo 32 anni, ho vissuto la mia prima gravidanza come uno stato di grazia, mi sentivo giovane e invincibile. Ero concentrata sul mio pancione che cresceva e ad ogni ecografia che facevo provavo un'emozione immensa.
E infatti Tommy è nato bello, sano e cicciotto. Poi sono passati gli anni, siamo stati presi da altre cose, ho dovuto sottopormi ad un intervento di protesi all'anca per coxartrosi congenita, che ha rallentato tutti i nostri piani. E così abbiamo iniziato a pensare ad un altro bambino dopo 6 anni.
Trisomia 21. La mia esperienza
Quando abbiamo scoperto che ero di nuovo incinta è stata una gioia immensa, e anche se non volevamo pensare a niente di brutto, decidemmo di fare il test del DNA fetale su consiglio del mio medico.
In pochi giorni siamo passati dalla felicità allo sgomento... la nostra bambina era affetta da trisomia 21 o almeno così diceva il test. Pochi giorni dopo la villocentesi, che ahimè confermò tutto. E lì la decisione di pancia di interrompere la gravidanza. Mi passavano in testa mille pensieri.
Lei, noi e soprattutto il mio bambino, che già sapeva del suo arrivo. Dirgli che la sorellina non sarebbe arrivata è stato straziante, il suo sguardo deluso, la sua rabbia verso di me. Un periodo doloroso e molto complesso. Non mi sono pentita della scelta che abbiamo fatto.
Ma lei, la mia piccola bambina, resterà sempre una stella speciale lì, nel cielo. A distanza di 3 anni la nostra famiglia si è tinta di rosa ed è nata Camilla, 18 mesi fa. La mia piccola bambolina arcobaleno. Mamme seguite il cuore, vi mostrerà sempre la strada giusta.
di anonima
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