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Sono una mamma disabile: vorrei sensibilizzare su bullismo, bodyshaming e disabilità

di mammenellarete - 12.05.2021 - Scrivici

silviakimberly
Fonte: Silviakimberly
Sono arrivata alla consapevolezza che posso essere d'esempio e d'ispirazione per molte persone raccontando la mia storia e la mia quotidianità. Con molte persone intendo anche coinvolgere e sensibilizzare riguardo tematiche quali bullismo, bodyshaming, e tutte le diverse forme di disabilità

Sono Silvia Venturi, ho 25 anni e abito a Verona. Vi chiederete come mai io oggi vi stia scrivendo, vi scrivo perché sono una ragazza disabile in carrozzina (paraplegica) da ormai 9 anni in seguito ad un incidente domestico.

La passione per la danza mi ha accompagnata fin da quand'ero piccola, attività che purtroppo ho dovuto abbandonare ma che allo stesso tempo mi è tuttora molto cara. Questa situazione mi ha permesso di focalizzarmi su altre mie passioni e di coltivarle, come ad esempio la passione per la moda che ha reso possibile la realizzazione di uno dei miei più grandi desideri, ovvero quello di poter sfilare sulle passerelle New Yorkesi della "Mercedes Benz Fashion Week" 2015 per rappresentare una "categoria", la mia categoria di cui faccio parte e che purtroppo non viene quasi mai presa in considerazione, specialmente nel settore dell'Alta moda.

La mia storia e la mia situazione possono essere d'ispirazione

Questa mia esperienza ha cambiato notevolmente il mio modo di pensare e mi ha fatto capire che la mia storia e la mia situazione possono essere fonte di ispirazione per tantissime persone, non necessariamente persone con disabilità.

Nel 2015 l'anno della mia maturità, mi sono divisa tra i preparativi del matrimonio e l'intenso studio, per poi sposare l'uomo che mi ha sempre sostenuto e non mi ha mai abbandonato, Nicolò.

Un'altra mia grande vittoria è stata quella di diventare mamma di Sophie nel 2018.

Quell'anno è stato un anno pieno di cambiamenti nella mia vita sia a livello lavorativo che familiare. L'arrivo di Sophie l'ho vissuto nella maniera più tranquilla e positiva possibile sebbene gestire una gravidanza prima, e la crescita di un figli poi, non siano cose facili per chiunque, soprattutto per me e i limiti legati alla mia disabilità.

Da questo mio modo di vedere gli ostacoli che si presentano nella vita e il mio modo positivo di reagire di fronte a questi, ho capito di poter essere d'esempio per tutte le persone che hanno delle difficoltà e nella vita devono affrontare degli "incidenti" di percorso e non hanno la forza di andare avanti.

Essendo una persona determinata e positiva, allo stesso tempo molto testarda, ho trovato sin da subito la forza in me stessa per riorganizzare la mia vita e capire le mie nuove priorità.

Per concludere, vi scrivo ora perché sono arrivata alla consapevolezza che posso essere d'esempio e d'ispirazione per molte persone raccontando la mia storia e la mia quotidianità.

Con molte persone intendo anche coinvolgere e sensibilizzare riguardo tematiche quali bullismo, bodyshaming, e tutte le diverse forme di disabilità (avendo anche una sorella affetta da sindrome di down ). Ho capito che questo mondo ha bisogno di inclusione, verità e condivisione di tutti questi aspetti, al fine di abbattere quei tabù e tutte quelle convinzioni errate che non ci fanno progredire, ma anzi che rischiano di penalizzare le persone più deboli.

Di Silvia Venturi

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