Oggi voglio raccontare la mia storia, la storia di un padre. Ero un enologo ed ero anche abbastanza famoso, ma iniziai improvvisamente a non sentirmi più adatto a quel lavoro.
Dopo essere giunto a lavorare persino all'Università, decisi di lasciare quel posto per avviare una mia azienda zootecnica sperduta in mezzo alle montagne. E, dopo varie vicissitudini, conobbi quella in seguito che sarebbe diventata la mamma di mia figlia.
Mi innamorai veramente tanto (e forse lo sono tutt'ora), ma lei aveva già due figli ed era in procinto di separarsi. Così divenni il suo amante prima e, quando rimase incinta, diventai anche il suo compagno. Rimanemmo insieme per un po', ma i tempi forse erano troppo prematuri per entrambi e la nostra relazione finì. Le cause della nostra rottura penso che siano da attribuire a entrambi.
Decidemmo di non andare da avvocati e di stabilire assieme degli orari di visita. Così decisi di chiudere la mia attività, in quanto non avevo orari fissi, e di dedicarmi a educare e a mantenere mia figlia.
Io ora sto con lei dal venerdì alla domenica e, una volta alla settimana, la sera la vado a trovare. Ho pagato tutto io: dai pannolini ai vestiti, dando anche una quota di mantenimento.
Ho deciso di prendere le mie responsabilità e di certo non ho fatto nulla di anomalo, anzi ho solo voluto offrire i mezzi per far crescere mia figlia nel modo giusto e di essere per lei gli "occhi del mondo" e magari un suo "amico".
di un papà