La felicità di vedere quel test positivo era immensa. I miei genitori non la presero tanto bene all'inizio, però dopo qualche settimana erano felici anche loro. Le settimane passavano e arrivò quel tanto atteso giorno, in cui vidi la mia piccola principessa. Parto indotto e dopo ben 8 ore circa diedi alla luce la mia ragione di vita.
Il ritorno a casa fu un pochino duro, si sa, ma piano piano ci stabilizzammo. A 1 anno e 3 mesi dalla nascita della mia principessa ebbi la gioia di vedere un altro test positivo.
Un altro parto indotto e ben 10 ore di travaglio. Ebbi anche la fortuna di avere a casa un uomo che mi aiutò con i bambini. Con due è un po' più difficile, ma piano piano e con molta pazienza i figli si crescono.
A 2 anni dalla nascita del secondo ebbi un forte desiderio di avere un altro bambino e così fu. Arrivò il terzo figlio a 24 anni. Questa volta per mia fortuna niente induzione. Fu tutto diverso per me, perché tra un parto indotto e un parto naturale c'è molta differenza.
Alcuni mi chiedono com'è partorire un figlio a quell'età, altri mi chiedono com'è avere già una famiglia, tre figli a soli 24 anni. Io rispondo che è sempre stato un mio desiderio, che vivo per essere la loro madre e la compagna del mio uomo, che non do' peso al fatto che non sono come tutte quelle ragazze là fuori e che partorire così giovani è bellissimo e così facendo ho dato uno scopo alla mia vita.
Sono felice e orgogliosa di essere una mamma giovane. Sono tutti e tre piccoli perché tra di loro ci sono pochi anni di differenza e il giorno è una lotta continua. La sera sono molto esausta e stanca, ma rifarei tutto di nuovo, perché li amo e senza di loro non vivrei più. Loro crescono e io cresco con loro. Ho desiderato da sempre avere una famiglia e ho realizzato questo sogno grazie anche al mio compagno, che è sempre stato al mio fianco. Il mio sogno è diventato realtà. Ah, e spero tra qualche anno di vedere un quarto test positivo.
di anonima
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