Vi racconto la mia storia complicata, ma ricca di emozioni, sperando di riuscire a far nascere un po' di speranza a ragazze che stanno vivendo la mia stessa situazione.
Nel mese di luglio del 2011 mi diplomai. Dopo pochi mesi rimasi incinta. All'epoca avevo solo 20 anni ed ero molto spaventata. Allo stesso tempo però ero felicissima.
Il mio ragazzo mi disse di stare tranquilla, poiché avrebbe pensato lui a noi e si sarebbe assunto le sue responsabilità. Peccato che già dai primi giorni iniziò a comportarsi male, ad allontanarsi, non presentandosi alle visite e alle ecografie del nostro bimbo.
Dopo 4 mesi ebbi un distacco di placenta e mi trattennero in ospedale una settimana, dopo mi dimisero e il papà del nostro bimbo mi lasciò pochi giorni dopo. Intanto la situazione a casa era critica.
Mio padre la prese malissimo perché non ero sposata, non mi parlò per 8 mesi, e quando seppe che ero stata lasciata mi mandò via da casa, ma io mi imposi e decisi che sarei rimasta ugualmente, con il sostegno di mia madre e dei miei fratelli.
La gravidanza non andò benissimo, anche perché ero completamente sola. Avevo gravi problemi di salute, vomito e non stavo bene nel complesso. Durante gli ultimi mesi scoprii che il mio bimbo era una bellissima bimba.
Ero felicissima della mia gravidanza, amavo la mia bambina ogni giorno di più e iniziai a comprare tutto il necessario con i soldi delle mie borse di studio. Il 17 maggio 2012 nacque la mia principessa, sana e bellissima, ma io ebbi un travaglio assai complicato. In più, dopo un'ora dal parto mi fecero stare tre ore in sala operatoria a causa di un ematoma.
Dopo altri due giorni, fui sottoposta a un'altra operazione. Ero attaccata alla morfina, al ferro. Mi fecero mille analisi. Non potetti alzarmi dal letto per sette giorni.
Avevo la febbre a 40. Quando infine mi fecero le trasfusioni di sangue, finalmente mi alzai e cambiai un panno a mia figlia per la prima volta.
Lei era ed è la mia forza. Nonostante i 13 giorni di febbre, risonanze, operazioni e altro ancora, io ero la ragazza, la mamma, più felice di questo mondo. Dopo due settimane tornammo a casa. I medici mi dissero che non avrei potuto avere altri figli per almeno cinque anni.
Rimasi per due anni single. Non volevo saperne di avere una storia, volevo pensare solo a mia figlia. Mi presi cura di lei completamente da sola, il padre non mi aiutò neanche una volta. L'ho cresciuta, accudita, l'ho educata da sola.
Finché un anno fa, nel luogo in cui attualmente lavoro, incontrai il mio attuale compagno, che riuscì a conquistare non solo me, ma anche mia figlia, che lo adora.
E lui adora lei. Io non avevo più speranze, ma lui è riuscito a sostenermi nei momenti difficili, è riuscito a darmi la speranza. Ho trovato un uomo che si prende cura di entrambe, anche se la piccola non è sua.
Adesso la mia principessa ha 3 anni e io la amo più che mai. Sono felicissima di aver affrontato tutto e tutti e aver scelto sempre e comunque LEI.
di mamma Gessy
(storia arrivata alla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)
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