Sono una mamma di 37 anni.
Conosco il mio attuale marito all'età di 28 anni e dopo pochi mesi, con immensa felicità, scopriamo che da lì a poco saremmo diventati genitori.
Premetto che lui è indiano, è da solo da qualche anno e con un lavoro poco redditizio.
Nasce a settembre il nostro piccolo principe: io avevo un'attività e quindi decido di farmi aiutare nel mio negozio facendogli lasciare il suo lavoro che lo portava lontano per pochi euro al mese. Così possiamo anche accudire insieme nostro figlio.
Andiamo però a stare in casa dei miei. Tutto procede tra alti e bassi per la convivenza con la mia famiglia.
Dopo pochi mesi scopriamo nuovamente di essere in dolce attesa e, frastornata, decido da sola di interrompere la gravidanza. Il motivo? Era che lui comunque non aveva un lavoro stabile.
Però la mattina che dovevo andare in ospedale non ce l'ho fatta e non mi presento visto che avevo tutti contro e anche me stessa. Perché anch'io in fondo non avrei voluto uccidere la creatura che cresceva in me.
Dopo pochi mesi mio marito trova lavoro finalmente stabile.
Nasce la nostra principessa e dopo pochi mesi cerchiamo casa e andiamo a vivere da soli intanto chiudo la mia attività e cerco un lavoro come dipendente.
Tutto procede bene. Felici con i nostri figli, dopo tre anni e mezzo sono nuovamente in attesa e nasce un altro principino.
Lascio il lavoro e decido di dedicarmi solo a loro. Adesso sono in attesa nuovamente e a dicembre nascerà la mia piccolina: non vediamo l'ora, specialmente i fratellini e la sorellina.
Lo so che non è facile al mondo di oggi, ma con piccoli sacrifici ce la facciamo. Ho raccontato la mia storia per far capire che non bisogna mai mollare mai.
Auguri a tutte quelle persone che nella vita trovano difficoltà, nella speranza che anche loro trovino la strada della felicità.
di mamma Antonella