Ed io lo vedo così:
Ho chiuso gli occhi, trattenuto il fiato e saltato dall'altra parte.
Ho avuto paura di cadere nel vuoto e coraggio di saltare comunque.
Quando sono atterrata sulla nuova terra ho respirato: "Ce l'ho fatta" ho pensato.
Mi sono voltata un attimo ma senza nostalgia, solo per vedere il paesaggio da lontano ed era bello, più di quanto avessi creduto.
Ed ecco davanti a me il nuovo anno, un'alba stupenda... l'inizio di un altro viaggio appassionante, imprevedibile.
Ho cercato subito con lo sguardo i dolori, volevo guardarli in faccia i giorni di m... che mi aspettano, le solitudini, le tristezze più buie. Volevo vedere tutte le ingiustizie e sentire già la rabbia che mi faranno venire, volevo vedere il male e la paura subito per poi godermi tutto il resto, ma non ho visto niente.
Dove c'erano i cartelli con scritto "perdita", "incidente", "malattia", "sofferenza", "incomprensione", "cattiveria", "stanchezza"... si ergeva una montagna molto alta e non si poteva vedere al di là.
Ho capito che avrei dovuto superarla per sapere cosa mi sarebbe accaduto e come sarebbe andata a finire.
Allora ho guardato dove c'erano i cartelli dei momenti belli con scritto "intesa", "allegria", "condivisione", "relax", " emozioni speciali", "vicinanza", "armonia" e lì c'erano distese di campi fioriti di mille colori, davvero una meraviglia!
Non sono riuscita ad intuire di cosa si trattasse in particolare, ma di una cosa sono certa: tra i girasoli sono nascosti i miei bambini!
Francesca