Dal 1994 ad oggi sono stati fatti notevoli passi in avanti, infatti, se prima i telelavoratori in Italia rappresentavano lo 0,5% della forza-lavoro, oggi hanno raggiunto il 3,6%, pari a circa 720.000 lavoratori. Di questi, 315.000 lavorano a casa 1 o 2 giorni alla settimana; 90.000 sono gli operatori autonomi che hanno l’ufficio in casa; 270.000 i lavoratori mobili e 135.000 lavorano da casa qualche giorno al mese. Questi dati sono incoraggianti anche se ancora non sufficienti per stare al passo con i mercati internazionali.
Lavorare da casa, con i supporti tecnologici adeguati, potrebbe rappresentare un incentivo per il lavoro di quelle donne che abbandonano la professione per badare ai figli, permettendo indubbiamente una gestione del tempo conciliabile con una famiglia e con le esigenze di bambini piccoli.
Di conciliazione, lavoro femminile e servizi si sta parlando molto in questi giorni anche in ambienti istituzionali, rispetto alla riforma del lavoro che il governo varerà entro marzo. Mamme nella rete sta seguendo i lavori e le trattative con le parti sociali molto da vicino, ed ecco la testimonianza che abbiamo raccolto dallo stesso Ministro del welfare, Elsa Fornero, su lavoro, donne e maternità.
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Qual'è la tua esperienza in merito?
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