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È opinione comune che avere una lunga vita sia sinonimo di felicità e benessere; al contrario, la depressione è sempre dietro l'angolo, specie per chi si avvicina sempre più al fatidico traguardo dei 100 anni.
Questo il risultato di uno studio presentato dalla Temple University di Philadelphia: più si invecchia più si rischia di cadere in depressione, ciò a causa dei cambiamenti fisici ed emotivi, e di conseguenza psicologici, che coinvolgono il nostro corpo, il nostro stile di vita e la nostra sfera affettiva.
Ma l'allarme non è tanto questo quanto il fatto che solo l'8% dei casi depressivi da longevità viene diagnosticato e quindi curato. E qui entrano in gioco le famiglie: la depressione non è uno stato d'animo, ma una vera e propria malattia che va prevenuta e curata.
Prevenuta, tenendo sotto controllo i fattori che potrebbero causarla, e quindi aiutando l'anziano a mantenersi in forma sia fisicamente che mentalmente, facendo anche in modo che non si creino vuoti affettivi; curata, con l'aiuto di specialisti.
Nel nostro paese è una questione che dovrebbe essere molto sentita, visto che siamo i più longevi dell'Unione Europea.
mammenellarete