Home Storie Racconti di genitori

Neopapà, obbligo di restare a casa

di mammenellarete - 14.06.2010 - Scrivici

paternita-590.180x120
Quattro giorni a casa a stipendio pieno, l'Italia segue l'UE. Congedo di paternità obbligatorio, questo il titolo del disegno di legge che si è cominciato a discutere alla Camera. Una proposta che, se tutto andrà bene, comporterà per i neopapà l'obbligo di stare a casa per quattro giorni in occasione della nascita di un figlio. Non più quindi una possibilità, scelta ad oggi da meno del 4 per cento dei padri, ma una vera e propria imposizione, come per i cinque mesi di congedo obbligatorio per le mamme.

Due le proposte di legge, una a firma Pd e una Pdl, sul tavolo di discussione che convergono per quanto riguarda gli obiettivi di fondo: far capire fin dall'inizio che la cura dei bambini è un affare di famiglia e non esclusivamente delle donne. Un valore simbolico (certo quattro giorni non risolvono problemi culturali né organizzativi) ma un segno importante per una società che intende sostenere la paternità fin dall'inizio, per creare quelle basi di contatto e relazione che sono all'origine dell'essere genitore.

Si guarda all'Europa, quindi, dove la paternità è già tutelata con strumenti consolidati. Svezia e Francia, all'avanguardia, garantiscono 11 giorni di congedo mentre in Gran Bretagna, Germania e Portogallo sono obbligatori tre giorni a casa. In Spagna un neopapà ha diritto a quattro giorni di lavoro retribuito e puo' beneficiare di altri trenta giorni facoltativi.

In Italia, aziende come Intesa San Paolo e Nestlé hanno già adottato per scelta l'obbligo di paternità. Non destano tuttavia preoccupazioni le posizioni delle aziende riguardo al costo da sostenere: quattro giorni a lavoratore con un tasso di nascita dell'1,37 per cento sono davvero poca cosa da un punto di vista economico.

Quattro giorni a carico dell'azienda per i lavoratori dipendenti e del sistema previdenziale per i lavoratori autonomi per consentire ai papà di conoscere e di godersi i primi momenti di quei bambini che hanno tanto atteso. E, naturalmente, per sostenere la mamma e iniziare insieme il nuovo percorso di genitori.

Pare siano tutti d'accordo... Speriamo allora si faccia presto!

Foto | Flickr

TI POTREBBE INTERESSARE