Mia madre mi ha avuta a 45 anni, praticamente 39 anni fa. Era incinta di 6 mesi e non lo sapeva, pensava di essere in menopausa. All'epoca era intenta esclusivamente a occuparsi dei suoi 5 figli: un maschio di 18 anni, due gemelle di 16 anni, un maschio di 14 e mezzo ed uno di 7.
Prima del maschio c'era stata una bimba, morta a 4 anni per un tumore che non le aveva dato scampo, ed i miei genitori avevano cercato di colmare il dolore ed il dispiacere con un altro figlio. Giunta ai 45 anni, ormai, mia madre aveva maturato la convinzione di essere entrata definitivamente in menopausa.
Mentre era dedita alla sua grande famiglia, preparando pranzo, cena e "pranzo al sacco" per i figli che lavoravano e per il marito infermiere che restava al lavoro anche 12 ore al giorno per mantenere tutti, cominció a sentire qualcosa dentro di lei che "si muoveva"...
Mio padre la accompagnò nell'ospedale dove lui lavorava per una visita. Che sorpresa quando la mamma scoprì di essere incinta! Lei disse che voleva abortire, ma il dottore esclamò: "Signora, lei è già di 6 mesi! Vada a casa a dare la bella notizia ai fratelli!" La notizia riempì di gioia tutti...
Per i restanti 3 mesi mia madre non uscì di casa per la vergogna. Esattamente alle 9 di mattina del 30 maggio di 39 anni fa le mie sorelle ebbero la telefonata che annunciava la mia nascita, proprio stavano mettendo all'aria la biancheria da letto. Per la contentezza un lenzuolo volò via dal quinto piano!
Quando nacqui la gente pensava fossi figlia di una delle mie sorelle. Il mio nome fu scelto dal mio fratello diciottenne.
Le mie sorelle, quando non lavoravano, aiutavano mia madre, dividendosi fra varie pulizie e la cura della nuova arrivata, cioè io. Per ogni mio passo importante ci sono stati i miei fratelli ad accompagnarmi, ma sono stati comunque sempre i miei genitori, con il loro esempio e la loro esperienza, a indirizzarmi per qualsiasi decisione.
Certo, poi la scelta spettava a me.
Mi sarebbe piaciuto che fossero stati più presenti in varie occasioni, ma erano e sono troppo vecchi e stanchi. Comunque, me la sono sempre cavata. Anche se fisicamente non ce la fanno, ancora oggi mi danno insegnamenti preziosi che porto nel mio cuore ed in giro per le strade del mondo.
Attualmente non possono accompagnare me, ma porto io loro in auto per visite e commissioni. Ancora oggi si preoccupano per tutti i figli, anche se qualcuno non ha capito che dietro un'educazione rigida c'era l'importanza di tenere tutti i figli lontano da scelte sbagliate e pericoli e l'ha presa come un'offesa personale.
Spesso prendo in giro mia madre dicendo:"Hai visto? Volevi abortire? E oggi che faresti senza di me? Chi ti romperebbe le scatole? Chi ti rivolterebbe casa sottosopra per pulirla? Non avresti neanche questi ultimi nipotini (due maschi, i miei figli) a farti girare la testa!"
Sembra sciocco ma tutto questo per due persone anziane è vita, come è vita per me averli ancora accanto, godermi la loro compagnia ogni giorno sapendo che magari potrebbe essere l'ultimo... E loro fanno lo stesso e gioiscono delle moine mie e dei miei figli. Qualsiasi sia l'età dei genitori, l'importante è l'amore incondizionato che essi danno. Fino alla fine dei loro giorni.
di Monica
(storia arrivata sulla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)
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