Avevo ventiquattro anni e una vita soddisfacente. Anche leggera e divertente a dirla tutta. Avevo un'attività mia e molto tempo e libertà, tanti amici e soprattutto una storia con un uomo di cui ero INNAMORATISSIMA. Dico sul serio. Lui è stato e mio malgrado rimarrà, il più grande amore della mia vita.
Era più grande di parecchi anni. Mi sembrava così... uomo appunto. Sicuro di sé, affermato e solare. Io lo vedevo perfetto.
Purtroppo lui non era libero e so che qui molti criticheranno, ma c'è da dire che l'ho conosciuto a diciannove anni, in un momento molto delicato della mia vita.
Venivo da una storia tranquilla, senza entusiasmi particolari. Terminata con la fine di una gravidanza. Finita male con un distacco di placenta e la morte della bimba. Lui, con un passato non simile ma affine, è stato la mia ancora di salvezza e non so se sia stato un caso incontrarlo proprio allora, ma credo avrei superato con molta più difficoltà quell'orribile e inaspettato lutto.
Nonostante le difficoltà logistiche di una storia extra, era tutto sommato un rapporto che andava anche su un piano umano e alla fine le nostre strade si intersecano a livello pure lavorativo. Insomma un groviglio.
La cocaina è entrata nelle mie giornate come un gioco.
Premetto che io sono astemia e non ho mai toccato una canna nella mia vita. Non tanto per un discorso morale quanto perché odio l'effetto di stordimento che alcol e hashish danno. Ma la coca era divertente...
Nell'ambiente che frequentavo era facilmente reperibile e per come la pensavo allora, semplice da tenere sotto controllo. Pensiero che si rivelò un errore fatale, perché in breve passai dalla "ogni tanto" ad esser su di giri tutti i giorni.
Mi alzavo la mattina e invece del caffè tiravo.
Tiravo quando lavoravo.
Quando uscivo.
Insomma.
.. sempre... troppo.
In breve mi ritrovai sola.
Spesi un sacco di soldi e persi molti amici e quasi quasi anche lui che con quella dipendenza non era stato mai d'accordo.
A un certo punto dovetti fare quel test. Me lo ricordo come fosse ieri. Me lo sentivo dentro che c'era. Non ero neppure in ritardo col ciclo.
Positivo subito. Due linee nette. Dubbi, paure. All'aborto ci ho pensato, lo ammetto, ma dato il precedente non ne ho avuto il coraggio.
Lui mi ha lasciata...
Mi sono trovata solissima...
Ma la bimba l'ho tenuta. Ho pianto per tre mesi...
E' stata una gravidanza in salita per il timore che potesse riaccadere l'irreparabile...
Alla fine la mia piccola è nata sanissima.
Non ho più toccato cocaina da quel test positivo.
Lei è stata la mia salvezza perché da sola non avrei saputo salvarmi.
Cinque anni dopo sto con un altro uomo.
E' nata due mesi fa la mia seconda stellina, ma la prima resta la prima, la più grande gioia della mia vita. La figlia dell'uomo che ho amato più di ogni altra cosa al mondo.
Lo stesso viso, lo stesso sorriso e di lui mi è rimasta la parte più bella.
Lui non è scomparso completamente, ma non ha mai riconosciuto né cresciuto la bimba. Lei chiama papà il mio compagno e non so se le dirò mai la verità.
Lui è stato davvero un grande amore, ma io adesso sono serena così. Lo devo alle mie bimbe e spero tanto che presto ne arrivi una terza di stellina ad illuminare il nostro cielo.
Mamma anonima
Storia arrivata come messaggio privato alla pagina Facebook di nostrofiglio.it
Leggi anche: dipendente dalla droga, mia figlia mi ha salvata
Il sorriso che incanta ogni mamma
I miei 53 motivi per non avere figli. E 1 per essere tre volte mamma
Sai di essere una mamma quando… 21 frasi sulle mamme!
Hai anche tu una storia da raccontare? Scrivi a redazione@nostrofiglio.it