Nel giugno 2015 scoprii inaspettatamente di aspettare il secondo figlio. Non era il momento adatto, dato che io ed il mio compagno eravamo senza lavoro e già con un bimbo di 9 mesi, così a malincuore decidemmo di non tenere quella creatura. Facemmo tutte le carte per poter abortire.
La mattina dell'intervento portammo il bimbo da mia mamma e ci dirigemmo verso l'ospedale. Ricordo che il silenzio in macchina era carico di tensione, mi ribellavo con tutta me stessa a quella decisione e penso che la stessa cosa stesse succedendo al mio compagno.
Una volta giunti, parcheggiammo la macchina e proprio in quell'istante decisi che non avrei fatto quell'operazione. Così lo dissi a mio marito e lui fu d'accordo con me.
Da quel giorno iniziò la nostra avventura in quattro, tra paure e gioie percorremmo insieme quei nove lunghi mesi. La notte tra l'11 ed il 12 febbraio cominciarono le contrazioni.
Alle 2 e qualcosa mio marito chiamò l'ambulanza che mi venne a prendere, i paramedici mi fecero salire e dopo neanche un paio di chilometri, davanti all'aereoporto di Quinto di Treviso, nacque la mia piccola India.
2.800 chili: era in piena salute!!! Non ringrazierò mai abbastanza i paramedici che quella sera mi hanno aiutato e mio marito che mi è sempre stato vicino!
di Giada
(messaggio arrivato all'indirizzo email redazione@nostrofiglio.it)
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Aggiornato il 03.08.2017