Mamme nella Rete - Come cambia la lettura dei giovani quando si passa dall'essere personaggio tv di riferimento per i ragazzi a mamma? Quali sono le speranze e, se ce ne sono, quali sono le paure? Carolina Di Domenico - La lettura cambia decisamente: finché non sei mamma, anche se c’è differenza di età tra te e un adolescente, ti senti ancora parte di quel mondo che per molte cose vuoi cambiare, ma lo vuoi cambiare per te e basta. Quando diventi mamma, sai che quella lotta che hai fatto fino ad ora acquista un significato in più perché hai la responsabilità di aver messo al mondo un figlio che ha il diritto di avere due genitori che facciano di tutto per lui. Le speranze sono quindi che possa avere coscienza di quello che gli accade intorno, che sia in grado di scegliere con la propria testa, che gli strumenti che gli metti a disposizione, spesso con sacrificio, non siano vani e che tu, da genitore, avrai quella dose di fortuna con lui che è uno degli elementi importanti. Le paure sono che tutto questo, e tanto altro, non avvenga.
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MNR – Essendo Pietro figlio di due personaggi noti, ha la fortuna di vivere nell'arte ogni giorno; ha già propensioni per la musica o un'altra disciplina? Quale impiego sogni per tuo figlio? CDD - È chiaro che i bambini vivono una sorta di emulazione dei genitori e il mio, essendo maschio, dice alle compagne d'asilo che quando saranno grandi le porterà sul palco dove loro ballano e lui suona e canta. Credo sia inevitabile questo, sente musica da quando è nato e papà, quando non c'è, è perché o è a suonare o in studio. Da un lato mi piacerebbe che facesse qualcosa di completamente diverso da un impiego artistico perché sarebbe uno stimolo anche per noi nel conoscere qualcosa di nuovo.
Non nego però che se tutti i soldi spesi in dischi avessero un utilizzo per lui, ne sarei felice.
MNR - Come è cambiato il tuo rapporto con gli amici e che cosa ti inventi per essere prima Carolina e, dopo, mamma di Pietro? Hai qualche aneddoto da condividere con le mamme che non riescono a ritagliare uno spazio per sé o per le amiche? CDD - Sicuramente mi ritengo molto fortunata perché ho la possibilità di prendermi i miei spazi quando voglio, grazie a dei nonni disponibili e una persona di cui mi fido che sta con Pietro quando io non posso. La mia vita sociale però da 2 anni a questa parte, è cambiata nuovamente: ho preso in gestione insieme ad altri amici un ristorante dove mi occupo degli eventi e a cui dedico anche due sere a settimana. Questo ha fatto sì che i miei amici necessariamente mi vengano a trovare lì perché ritagliarsi un'altra serata diventa difficile. È stato un modo per riallacciare tante amicizie perse ma anche un limite perché questo lavoro ha sostituito le mie uscite serali. L'unico consiglio che mi sento di dare, che ho cercato di applicare anch'io per prima, è di non sentirsi in colpa se si sente il bisogno di qualche ora lontana dai propri figli, ne gioveranno anche loro del vostro rientro rilassato e disteso.
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MNR – Ti è capitato di notare che il mondo del lavoro sia cambiato da quando sei diventata mamma? Nel dettaglio, come si legge il mondo dello spettacolo ora che si è responsabili di un bimbo? CDD - In realtà per me non è cambiato molto, davo poca importanza all'aspetto superficiale di questo lavoro, seppur determinante in molti casi, anche prima di avere un figlio. Sono stata fortunata perché nella mia carriera ho conosciuto sempre persone molto valide che hanno apprezzato il mio modo di lavorare e con cui poi si sono creati anche dei rapporti di amicizia.
Ambienti positivi e stimolanti mi hanno permesso di continuare a fare questo lavoro per 10 anni e sicuramente per questo ho pagato il prezzo di non aver raggiunto livelli alti di celebrità, ma questo mi permette di sentirmi un esempio per mio figlio ed è questo il mio più grande successo.
L'arrivo di figlio, come ci racconta Carolina Di Domenico, cambia la percezione del mondo in cui si lavora, del proprio pubblico, ma non necessariamente complica le cose. Al contrario, un figlio può essere lo stimolo perfetto per rimettersi in gioco e scommettere su se stesse, anche con un'attività in proprio lontana dai riflettori. Attenderemo che Pietro cresca per scoprire se diventerà un grande musicista.
Foto: Roberta Krasnig
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