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Mamme e lavoro: la maternità in cifre

di mammenellarete - 11.02.2010 - Scrivici

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Simona Cuomo e Adele Mapelli, coordinatrici dell’Osservatorio sul diversity management della SDA Bocconi hanno condotto un'indagine dal titolo: "Maternità, quanto mi costi?", le cui interessanti conclusioni sono state riprese ieri dal Corriere della Sera. Lo studio ha permesso di stabilire una cifra indicativa del costo di una maternità in una grande azienda con più di 300 dipendenti: 23.200 euro a mamma, pari solo allo 0,23 per cento delle spese complessive di gestione del personale.

L'indennità economica per la maternità obbligatoria di cinque mesi è pagata dall'Inps ed è pari all'80 per cento della retribuzione media giornaliera percepita nell'ultimo mese di lavoro.

 

All'azienda quindi rimarrebbero a carico i costi retributivi (27,33 per cento dei 23.200 euro), la perdita di investimento (10.67 per cento), i costi per le assenze non programmate (14,47 per cento), la sostituzione dell'interessata in maternità (11,79 per cento), la formazione dei sostituti (23,97 per cento) e la formazione della madre al suo rientro (11,24 per cento).

 

Questo smentirebbe la convinzione della stragrande maggioranza del management italiano, secondo cui la maternità sarebbe un costo insostenibile, una vera e propria "sciagura". A pensarla così sarebbe addirittura il 77 per cento dei dirigenti intervistati dalla Camera di Commercio di Milano.

 

Il problema, sembrerebbe di capire, è ancora tutto organizzativo e non economico. I capi d'azienda, a parole, si dicono ben contenti di affidare alle donne (acute, pronte e organizzate) ruoli manageriali, ma interrogati sulla questione maternità sono del tuto critici. Questo ha condotto a una situazione nera per le mamme lavoratrici che nel 25 per cento dei casi si ritrovano senza lavoro dopo solo il primo figlio.

 

Foto di adreson

 

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