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Mammafelice svela la ricetta... della felicità

di mammenellarete - 15.02.2010 - Scrivici

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"Tutte le famiglie felici si assomigliano" diceva Tolstoj nell'incipit di Anna Karenina. Eppure chi di noi non metterebbe la firma per poter vivere quella felicità placida e serena che tutto sembra fuorché banale? Non esiste una ricetta della felicità valida per tutti, naturalmente, ma esiste una costanza nel ricercarla perché "la felicità è una condizione dell'anima e non dovremmo mai farla dipendere da avvenimenti esterni". Questo il punto di partenza per il libro scritto da Barbara, nota in Rete come Mammafelice.it, ad uso delle donne che cercano la felicità e degli uomini che vogliono capire la felicità femminile.

Il Manuale pratico della felicità si acquista qui e parla di una felicità pratica, che si può realizzare attraverso l'esercizio quotidiano di poche regole, valide per tutti. Parla di donne e sentimenti, di come ricominciare a vivere, perdonarsi, eliminare i propri sensi di colpa.

Un lavoro duro ma senza dubbio importante, forse "il" più importante per noi e per chi fa parte della nostra vita. Perché la felicità è una sfida, ed è una sfida che non si può non raccogliere.

Molte di voi conoscono Mammafelice, i progetti, le idee che propone nel suo blog. E, confessatelo: non vi è mai capitato di aprire la sua home page e sentire il profumo di una torta appena sfornata? Ecco, questo dev'essere l'effetto che fa la felicità, quella vera, quella conquistata, quella "per sempre".

Ora, noi non possiamo certo togliervi il piacere di assaporare il Manuale pratico della felicità (perché lo leggerete tutte, non è vero?) ma volevamo offrirvi un assaggio... Tanto per farvi ingolosire un po'! Ecco l'incipit del libro di Barbara.

La mia teoria (idea) è che la felicità si può apprendere. Impariamo ad amare, impariamo a non ripetere per sempre i nostri errori, impariamo anche a pazientare: perché non si potrebbe imparare ad apprendere la felicità? Apprendere un sentimento è come imparare guidare. All’inizio tutto sembra difficile: si fa fatica a distinguere il divieto di sosta da quello di fermata, certe volte ci si ritrova a pensare di appiccicare sui pedali delle etichette con scritto ‘freno’ – ‘acceleratore’ e ci si ritrova spesso nella condizione di pensare ‘/io non ce la farò mai/’. Finché, invece, un giorno dopo l’altro si acquisisce scioltezza, dimestichezza, fluidità e tutto viene naturale. Ed ecco quindi che si è acquisito un comportamento.

Come si fa ad apprendere un sentimento? Ci si convince che sia possibile. Ci si esercita seriamente. Si impara a parlare di sentimenti, a ragionare con i sentimenti, a utilizzare i sentimenti. È tutto incredibilmente semplice. Così semplice che, riuscendoci, la prima cosa che ci verrà in mente sarà: /- Ma perché non ci ho pensato prima?/

Vi aspettiamo qui per raccontarci se la pratica della felicità insegnata da Mammafelice vi ha fatto trovare il coraggio di cambiare la vostra vita. Per il vostro bene.

Foto per gentile concessione di Lacasanellaprateria

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