La storia di Sabrina Mazzei
Oggi vi raccontiamo la storia di Sabrina. A 28 anni, scopre di avere la sclerosi multipla e a questo si aggiunge il dolore di un lutto. Da quel momento Sabrina mette da parte l'idea di diventare mamma ma c'è qualcosa all'orizzonte che cambierà profondamente la sua vita.
Sabrina, come e quando hai scoperto di avere la sclerosi multipla?
L'ho scoperto nel 1998. Avevo 28 anni e l'ho scoperto perché avevo delle banalissime vertigini ma poi soprattutto ho cominciato a non vedere bene da un occhio. Quindi sono stata ricoverata, ho attraversato varie vicissitudini di visite, perché non si capiva bene cosa avessi, e dopo all'incirca sei mesi ho scoperto che cos'era: sclerosi multipla. Mi è crollato il mondo, perché avevo solo 28 anni. Poi però ho cominciato subito le cure: l'interferone. Tornando un po' indietro, la diagnosi mi ha aiutata a prendere delle decisioni di vita diverse da quelle che stavo intraprendendo: avevo un rapporto amoroso non giusto da dieci anni e l'ho troncato. Da quel momento mi sono detta: ho una malattia così grave e quindi mi devo divertire, voglio fare questo e quello, e invece lui è stato la prima persona a cui ho detto che malattia avevo. Vedevo che mi corteggiava e mi sono detta: "Ma perché no?" Gliel'ho detto per provocazione, pensando che lui sarebbe scappato. Invece no. Siamo stati insieme 12 anni. È quel signore lassù. E siamo stati felici. Lui ha affrontato con me la malattia che mi era appena stata diagnosticata. Lui mi è sempre stato vicino. Non si è mai spaventato, mai.
Purtroppo poi nel 2010 ha avuto un infarto. Non è tornato più a casa. Anche lì, ovviamente, questo evento nella mia vita ha portato altre ricadute. Però, anche da lì mi sono rialzata. Nel 2013 mi sono svegliata dal torpore, dal dolore e ho ricominciato a vivere.
Ho ricominciato a vivere tanto che ho incontrato una persona importante per me, la quale in poco tempo mi ha chiesto anche di sposarlo e ci siamo sposati. Anche questa persona ha un vissuto molto difficile: vedovo, con un bambino di 10 anni. Quindi, ci siamo sposati nel 2015 e abbiamo intrapreso questo cammino insieme, creando una nuova famiglia. Io, nel frattempo, ho dovuto interrompere le cure perché avevo sviluppato un virus molto violento. E quindi, ero anche senza farmaci. Ma era stato fatto con cognizione di causa perché volevo dedicarmi anche a questa mia nuova famiglia. Arriva il Natale, quindi rimaniamo un po' da soli. Ci andiamo a fare una bella passeggiata a San Pietro e dico a mio marito che mi sarebbe piaciuto entrare dentro San Pietro però era Natale, c'era tantissima gente. Era il 27 dicembre, ancora me lo ricordo e c'era il giubileo straordinario.
Quindi attraversiamo la Porta Santa: un'emozione fortissima. Trascorriamo questo pomeriggio meraviglioso. Poi andiamo a casa, siamo da soli ne approfittiamo per coccolarci un po'.
Passano vari giorni e un primo ritardo. Io ero senza farmaci per la prima volta in vita mia. Ma soprattutto, il ginecologo mi aveva detto di stare tranquilla perché tanto ormai alla mia età, avevo 45 anni, non c'era più bisogno di prendere precauzioni. Quindi ero proprio tranquillissima che era un ritardo dovuto all'età. Magari avevo cominciato anche la menopausa. Faccio il test di gravidanza: ero incinta, cosa completamente inaspettata. Ho detto: "Io"?! Quando ho visto il test mi sono detta: "Chi? Io?" Sono scesa, ho fatto le analisi del sangue e mi hanno confermato che ero incinta. Però, era una cosa veramente incredibile.
Cosa vuol dire per te essere mamma con la sclerosi multipla?
Allora, vuol dire che non sempre posso stare sul tappeto con lui a giocare a poi cercare di ritirarsi su.
Però, mi ha dato tantissimo vigore. È come il cortisone, che però non ho fatto più da quando ho Leonardo. E da quando ho avuto questa gravidanza la mia risonanza è ferma. La malattia si è bloccata grazie alla gravidanza. Quindi si può essere mamme anche con la sclerosi multipla.
Ci sono degli oggetti a cui sei particolarmente legata che ricordano quello che hai vissuto?
Beh, ovviamente l'album delle nozze, perché sono state bellissime. Il blister che mi ha detto che ero incinta, che mi ricorda quando mi sono detta: "No, non può essere" e sono quasi svenuta. E anche il primo libretto del nido di Leonardo, che contiene delle foto che lui quando aveva un momento di nostalgia poteva prendere.
Da mamma a mamma vi dico che si può fare. Si può essere mamma anche con la sclerosi multipla, anche in età avanzata. Si può fare e anzi dà anche un vigore diverso alla propria vita. Si può fare tutto. Ed è bellissimo! I bambini...quello che ti dà una gravidanza non te lo posso neanche descrivere…
Guarda il video di Sabrina Mazzei: