Ti potrebbero interessare anche...
- L storia di Elisa, una mamma blogger "motherna">>
- Mamme blogger: intervista a Mamarketing>>
- Come diventare una mamma blogger?>>
Cominciamo dalla casa... Provo a descrivervi la mia casa in questo momento, sperando di non perdere la vostra stima e contando sulla vostra solidarietà “motherna”. Per approfittare del sonno prolungato (cosa rarissima) della mia principessina, ho iniziato a scrivere il nuovo post per il mio blog, motivo per cui ho ignorato (e continuo a farlo, dato che sto scrivendo questo articolo per mammenellarete!) tutti i richiami lamentosi della mia casa che mi implora di essere presa in considerazione. Conseguenza: il letto ancora da fare, qualche stoviglia da lavare (poche, grazie alla pizza a domicilio di ieri sera!), biancheria da lavare, altra da ritirare, altra da stirare (prima o poi, nell’arco del mese!), polvere sparsa per tutto il pavimento e non solo, giocattoli di varia forma e misura infilati in ogni angolo che costituiscono un continuo attentato alla mia incolumità e a quella di chiunque decida di entrare in casa rischiando di scivolare su una macchinina o un pennarello! Questa condizione domestica, ovviamente, non è una novità degli ultimi tempi. Vi basti pensare che due anni fa, il mio piccolo uomo, che all’epoca aveva appena due anni, ha avuto il coraggio di prendere una scopa in mano e, per farmi un favore o, viceversa, per distruggermi definitivamente, mi ha detto: «Mamma, io puliscio, perché c’è Tanta polvere da sfamare un intero villaggio!».
Ti potrebbero interessare anche...
- L storia di Elisa, una mamma blogger "motherna">>
- Mamme blogger: intervista a Mamarketing>>
- Come diventare una mamma blogger?>>
Senza commentare, passiamo alla cucina…. Come la maggior parte delle mattine non ho la più pallida idea di cosa cucinerò per cena.
Aspetto qualche lampo di genio che, se ci vado fortunata, troverà conferma nella dispensa, spesso un po’, come dire, desiderosa di essere riempita! Alla fine mi ritroverò, come ogni giorno, quasi all’ora di cena costretta a improvvisare un pasto veloce e più o meno nutriente, arrabbiandomi con mia figlia che, mentre tento di avvicinarmi ai fornelli decide che la sua posizione da preferire in quel momento è tra le mie gambe o, molto meglio, in braccio a me.
Lavoro al computer… Ecco, questo è particolarmente complicato se considerate che, il più delle volte, i miei post sono scritti nelle condizioni più assurde e nelle posizioni più strane. Forse per ispirarmi, mia figlia è appena salita sulla sedia (la mia!) e si sta aggrappando alla mia schiena. Fra un po’, se rispetta la regola, ciondolerà sulla mia testa, costringendomi a scrivere con gli occhi bassi e il collo a pezzi. Altre volte, quando mi rendo conto di non potermi rilassare troppo perché i pargoli sono a briglia sciolta, mi trovo costretta a scrivere in piedi, con il sinistro pronto a scattare per qualsiasi evenienza. Per quanto riguarda gli ultimi due punti, al momento non aggiungo altro, dato che bimbi e marito, si sa, sono sempre (e per fortuna!!!) presenti e moooooolto…esigenti!
Potrei mai pretendere che capiscano la differenza tra settimana e week-end?
Ti potrebbero interessare anche...