di Cinzia Parmi*
Sono mamma da otto anni di due bimbi: il maggiore che ha appunto 8 anni e il minore 5. Non è stata una scelta dettata da motivi di lavoro per cui ho dato più importanza alla carriera che alla famiglia ma per i casi della vita. Ora ho 46 anni e a breve ne farò 47.
Il primo bimbo l’ho avuto subito dopo essermi sposata: 38 anni. Considerate che ho conosciuto mio marito a 36 anni. Un anno abbiamo vissuto insieme e quindi ci siamo sposati. Dopo 4 mesi aspettavo Gabriele. Avuta la prima gravidanza, ho scoperto di avere un grande desiderio che non sospettavo: essere ancora madre... come dire: l’appetito vien mangiando.
Ho cercato Francesco subito anche se non è arrivato proprio subito e così a 41 ce l’ho fatta! Confesso che ci sono giornate in cui mi dico: ma chi me lo ha fatto fare? La schiena fa male, sono stanca, non ho voglia di giocare a macchinine o con il lego... tra l’altro, fossero bambine potrei almeno divertirmi con pentolini e bambole!
Eppure rifarei ancora i miei bimbi e se fossi stata più giovane avrei cercato anche il terzo. Per essere sincera non sono nata sentendomi “mamma”. Ci sono donne che raggiunta la maggiore età desiderano fidanzarsi per poi creare una famiglia e avere figli. Io no. A lungo ho cercato la mia metà e quando l’ho trovata ero raggiante e tutto quello che avevo mi bastava. Però, visto che madre natura ci ha dato questa possibilità, ossia divenire madri, ho detto: perché no? Così, per vedere cosa la vita aveva riservato per me. Sono stata presa di sorpresa perché sono rimasta incinta subito! La cosa mi ha spiazzata e all’inizio ero sicuramente impaurita. Credevo di metterci molto più tempo e forse di non riuscirci neppure.
.. Già, come per ogni cosa ho sempre una grande fiducia nelle mie capacità.
I primi mesi sono stati difficili perché quando uno è “grande” è abituato ad avere i propri spazi, i ritmi vitali ruotano attorno alla persona o al massimo alla coppia. Improvvisamente tutto viene stravolto e ti ritrovi mamma a tempo pieno, senza neppure il tempo per fare una doccia in tranquillità perché ci sono le coliche, i cambi di pannolino, la nanna che non arriva...
Invece, dopo i primi mesi mi sono ritrovata con un forte desiderio di avere un altro bimbo, quasi volendo godermi appieno la gravidanza che le paure e l’ansia non mi avevano permesso di fare con la prima. Così ora a quasi 47 anni mi ritrovo fuori dalla scuola circondata da mamme di 15 anni più giovani. Per fortuna dimostro meno anni e sono molto allegra e vitale. Questo mi aiuta a nascondere l’età, ad apparire sicuramente più giovane. Così mi sono goduta i bimbi con quella maturità che la vita ti porta e che sicuramente a vent’anni non hai. Il lato negativo è che sempre questa maturità a volte ti impedisce di essere meno ansiosa di fronte a certi contrattempi che capitano come una malattia o altro. Quanto all’essere presente nel gioco e nella vita delle mie due piccole pesti non ho nulla da temere dalle mamme giovani. Supero tutte quante perché al parco non me ne sto con le mamme ma con i bambini, chiacchiero, gioco, scherzo, vado sullo scivolo e sull’altalena... forse qualcuno mi prenderà per “originale” giusto per usare un eufemismo ma io penso: chissene....
Quindi a livello di vita quotidiana anche una mammetta attempata ce la fa. Si difende bene. In più può contare su vissuti personali che possono venirle in aiuto.
Quando però le luci si spengono e le pesti sono a nanna, allora tutto salta fuori con la violenza di un uragano: la stanchezza ti prende, il nervosismo, l’irrequietezza, i mali e gli acciacchi.
.. ti trascini verso il letto lasciando cadere i vestiti un po’ qui e un po’ là ma non come si vede alla televisione quando due piccioncini si svestono disordinatamente presi dalla frenesia di ritrovarsi sotto le lenzuola. Io sotto le lenzuola ci vado per dormire! E, brutto a dirsi, ogni tanto russo pure!!!
