Conobbi mio marito quando avevo appena 14 anni, ma già ero "stracotta" di lui perché come me amava le auto da corsa e le moto. Per me era proprio quasi un idolo.
Dopo un paio di settimane di frequentazione ci fidanzammo e da lì iniziò la mia bellissima storia d'amore con l'unica persona che avrei mai voluto al mio fianco. Facevamo corse d'auto e amavamo i motori.
Dopo due anni e mezzo rimasi incinta. Eravamo tutti felicissimi tranne mia madre, con la quale non ho avuto mai un bellissimo rapporto. Lei, senza dirmi niente, mi prenotò già tutto per abortire, ma io mi opposi fermamente. Così lei mi buttò fuori casa. A quel punto andai a vivere insieme al mio ragazzo.
Mia suocera ci diede una casa dove stare, ma era da ristrutturare. Cominciammo i lavori, proprio mentre la mia pancia cominciava a lievitare. Alla morfologica scoprimmo che avremmo avuto un maschietto. Eravamo al settimo cielo anche perché avevamo scelto solo il nome per un maschio.
Io avrei partorito esattamente una settimana prima di fare 17 anni. Il termine era previsto per l'11 novembre, ma il 9 mattina corremmo in ospedale... il nostro principino voleva conoscerci! Quasi 20 ore di travaglio trascorse ad essere coccolata da ostetriche, infermieri, dottori e parenti e il mio amore sempre al mio fianco.
Quando arrivò il momento di spingere ci divisero perché il parto si stava complicando e lui non poteva assistere. Così mi ritrovai da sola nel momento più emozionante, in preda al panico e triste per non avere il mio amore al fianco.
Il mio principino alla fine nacque con un sola spinta. Era bello come un fiore appena sbocciato. Per fortuna persi solo un mese di scuola. Mi diplomai con il massimo dei voti e adesso sto prendendo anche la laurea.
Lo faccio soprattutto per mio figlio perché non voglio che un giorno gli venga detto che per lui ho infranto il sogno di diventare architetto, perché purtroppo qualche stupido sicuramente glielo dirà.
Voglio che sia orgoglioso di questa mammina che a 17 anni l'ha messo al mondo, che non importa se mentre io cambiavo pannolini le mie amiche erano in qualche locale a divertirsi.
Io non rimpiango nulla, ho un bambino splendido, l'amore della mia vita al mio fianco, abbiamo costruito una casa da soli e non abbiamo mai chiesto aiuto a nessuno, tutto quello che abbiamo è frutto del nostro lavoro, dei nostri sacrifici.
Se un giorno mi chiederà: "Mamma torneresti indietro?", io risponderò dicendogli: "Tu puoi vivere senza respirare? Io non posso vivere senza te!"
di mamma Brenda
(storia arrivata alla pagina Facebook di Nostrofiglio.it)
Incinta a 16 anni: il mio parto prematuro
30 tatuaggi originali dei papà dedicati ai figli
vai alla galleryTatuaggi in stile Maori, il nome del proprio figlio, la data di nascita o la forma di un piedino. Abbiamo chiesto ai fan della community online di Nostrofiglio.it di inviare le foto dei ...
Hai anche tu una storia da raccontare? Scrivi a redazione@nostrofiglio.it
Aggiornato il 19.04.2018