Ad ogni post, in cui sdrammatizzavo, ironizzavo, raccontavo tutti gli step di quei nove mesi infiniti con un occhio informativo (sono pur sempre una giornalista!) ma anche cinico e disincantato, mi rendevo conto che le ragazze e donne di oggi, in assenza delle famiglie allargate in cui le donne più anziane si prendevano cura delle primipare, hanno più che mai bisogno di una rete di solidarietà. Di parlare, confrontarsi, scherzarci un po’ su. Anche perché spesso sono troppo dure con loro stesse: vogliono essere le gravide perfette, ancora prima che le madri perfette. Ingrassare pochi chili, restare belle e desiderabili anche col pancione, lavorare fino all’ultimo, leggere tutti i libri sui “Primi mesi di vita del bambino”, allattare come mucche svizzere… per poi crollare, umanamente, dopo la seconda notte insonne.
Ogni post riceveva decine di commenti il cui tenore era più o meno: “Finalmente qualcuno che dice la verità”. Perché ancora oggi la società vuole che le donne in gravidanza siano sempre solari e sorridenti (cosa ci sarà da ridere, dopo tre mesi di nausee?), ripetano come un mantra “è il periodo più bello della mia vita” (figuriamoci gli altri, pensavo io). Soprattutto, chi ci circonda vuole dire la sua sul modo in cui viviamo quei nove mesi. Imporci modi di comportamenti che non sono nostri, giudicarci, soppesare ogni atteggiamento, ogni parola; farci sentire inadeguate a colpi di “Io, invece”.
Per cui, quello che vorrei comunicare con questo manuale semiserio è di non farvi condizionare da tutto quello che sentirete su gravidanza e dintorni. Di viverla come vi sentite di farlo. E soprattutto, di condirla con molta leggerezza e tanto senso dell’umorismo. A drammatizzare ci pensano gli altri. Voi, sorridete. E cercate di trovare il lato comico in ogni situazione. A volte sarà più semplice, altre meno, ma con un po’ di (auto)ironia, supererete tutti i problemi.
Perché come ripeto sempre alla amiche che ancora non hanno figli: “Se ce l’ho fatta io, ce la possono fare tutte. Garantito”.»
Vi siete sentite già meglio? E non è tutto. Su Bimbo a Bordo troverete anche tutti i consigli utili per: affrontare i momenti di sconforto e gli ormoni in altalena;
- fare shopping per voi e per il bebè in arrivo;
- ignorare con un sorriso commenti, suggerimenti e consigli non richiesti che arriveranno a raffica;
- gestire le ansie del futuro padre e conservare un barlume di vita di coppia;
- sopravvivere a quelli che vi dicono essere i “nove mesi più belli della vostra vita”, ma voi non ne siete così convinte...
Bimbo a bordo
sabato 27 marzo, presso la Libreria Lovat, viale XX settembre, Trieste